Angelo Paladino presidente Unione Giuristi Cattolici Italiani sezione di Sala Consilina ha convocato una conferenza stampa per ricordare l’apertura del tribunale salese avvenuta il 25 maggio 1991 quando era sindaco e la conferenza dei servizi a giugno che farebbe intravedere uno spiraglio sulla vicenda legata al carcere. «Ebbi l’onore di inaugurare questa struttura proprio per impedire che ci fosse una soppressione. A distanza di 27 anni il tribunale è chiuso. Però ci sono dei segnali positivi che vengono dal contratto di governo che prevede una rivisitazione della legge che ha soppresso il tribunale salese e quindi una riapertura possibile dello stesso – dice Paladino – per il carcere, la novità è che, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, il Ministero della Giustizia ha dovuto riconvocare la conferenza dei servizi per decidere se mantenere chiuso o riaprire le carceri di Sala Consilina. So che l’amministrazione comunale si sta attivando. Entro il 12 giugno bisogna proporre un progetto per la ristrutturazione». Occorre ciò aumentare il numero dei posti letto con una sanificazione della struttura stessa. «Sono convinto che il 14 giugno il sindaco e il Presidente del consiglio dell’ordine sarà a Roma con le carte in regola – continua – ho scritto a tutti i parlamentari eletti in questo territorio affinché diano un appoggio autorevole all’iniziativa e quindi li affianchino per convincere il Ministero a riaprire il carcere. Occorre cioè una ristrutturazione che non costi molto. Il senatore M5S Franco Castiello mi ha riferito che è opportuno che il Comune presenti una proposta o una relazione tecnica che indichi anche il costo della spesa». Per Paladino Lega e M5S fanno ben sperare ma bisogna convincere i burocrati. «La condizione è che noi facciamo un progetto adeguato e credibile e che dia una via d’uscita per il Ministero che deve tornare sui suoi passi – termina Paladino – per il tribunale vedremo il nuovo Ministro e il governo in che modo terranno fede al programma sul quale nutro fondate speranze per la riapertura del nostro Palazzo di Giustizia».
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