«”Prosa” perché è una forma di scrittura non chiusa in canoni precisi o regole particolari, quindi è una forma di espressione libera; il “rock”, invece è la matrice che lega tutto questo: appunto, ProsaRock»
I cilentani ProsaRock tornano sulla scena non con uno ma ben due videoclip, lanciati nello stesso giorno: “Vita vera” e “Oro e ruggine”, prodotti dalla Rocker di Mario Riso (Rezophonic) e Olly (Shandon).
«”Vita vera” è un piccolo ritratto generazionale – racconta Pietro – storie che noi ragazzi di oggi in questo mondo ci troviamo a vivere. Nel testo c’è un richiamo alla Vita Vera, quella reale che esiste ancora ma che è sempre più difficile da trovare e da vedere perché nascosta dalla superficialità di questi tempi. La superficialità appunto ed è proprio dentro ad essa che sono come smarrite e celate le cose più profonde come un amore, un’emozione, un sentimento, un sogno; sta solo a noi percepirle e riuscire a trovarle. Nel video viene messo in scena l’inganno della realtà, l’inganno delle apparenze, tra le immagini di una notte di trasgressione ed eccessi ci sono due ragazzi, Francesca e Peter. Due ragazzi appunto che cercano con voglia e con desiderio una realtà una vita vera nella quale ritrovarsi ma che non trovano».
Si tratta di due brani che contraddistinguono il sound new alternative rock che da anni la band porta in giro sui palchi di tutta Italia, dall’Idroscalo di Milano alla Locanda Blues di Roma, insieme a artisti del calibro di Cristina Scabbia (giudice di The Voice su Raidue e cantante dei Lacuna Coil), Pino Scotto, Mario Riso e Rezophonic
«”Oro e ruggine” è una canzone profondissima – continua Pietro – tratta temi come i rapporti personali tra le persone quindi tra amici, fidanzati, ex, famiglia. A volte viviamo tante storie, tanti rapporti appunto che hanno poi dei risvolti negativi come la fine dei legami stessi ma di certo prima della fine abbiamo trascorso piccoli o grandi momenti felici attimi da favola. Oro e Ruggine sono due parole guida, sta a noi lasciarci guidare da esse e sta cosi a noi decidere cosa portarci delle nostre storie che abbiamo vissuto se la leggerezza della luce e bensì dell’oro o il corrodersi e il corroderci della ruggine».