Un grande palazzo di vetro non lontano dalla stazione centrale ospita la sede di Google Italia, quella realtà multimediale, tanto presente nella vita quotidiana di ognuno da essere considerata quasi come un’entità familiare. Effettivamente all’interno della struttura si respira un’aria confidenziale, ma estremamente attenta ai problemi del sociale. I vertici dell’azienda hanno invitato i membri di Anso (Associazione Nazionale Stampa Online), per dialogare sui recenti quanto repentini cambiamenti in materia di comunicazione, soprattutto per quanto riguarda il giornalismo. Negli ultimi anni, molto è cambiato: prima la lettura di un giornale prevedeva la visita all’edicolante di fiducia, magari una pausa caffè al bar vicino a casa e qualche appunto a biro sulle numerose pagine cartacee. Oggi, verosimilmente con un semplice click si può ottenere tutto. I periodici vengono scaricati dallo store virtuale e letti con estrema comodità su tablet, smarphone o pc.Ogni azione è contraddistinta da velocità e praticità.In questa società del ‘’tutto scorre’’ anche il modo di fare informazione è drasticamente cambiato, perché è modificata l’informazione stessa, come del resto sono mutate in alcuni casi le sue fonti. Il lavoro del giornalista assume sembianze diverse rispetto al passato, i forzati spostamenti di un tempo e le lunghe trasferte oggi sono precedute e qualche volta addirittura evitate da indagini telematiche e informatiche che permettono ai professionisti di essere sempre informati in tempo reale su ciò che accade, in qualunque punto del mondo e di divulgare il loro sapere ovunque e in tempi brevissimi. Alla luce di questo nuovo modo di diffusione è facile comprendere l’importanza del giornalismo online. Oggi, infatti, le maggiori testate italiane sono dotate di appositi siti web che aggiornano quotidianamente con esclusive e articoli, talune, nella maggior parte dei casi dispongono anche di app interattive che coinvolgono il lettore in un vera e propria ‘’exeperience’’ di lettura. Infatti, come nel caso dell’applicazione di Unico, ogni trafiletto è arricchito da risorse multimediali e contenuti extra. La lettura non svolge, quindi, una semplice azione meccanica d’informazione ma interagisce con l’utente rendendolo parte attiva, e in talune situazioni anche protagonista. In questo scenario innovativo sicuramente le grandi aziende in materia di comunicazione non si fermano a guardare, al contrario, stanno determinando strategie e pianificando investimenti, motivo questo, tra gli altri che ha portato colossi come Google con il suo fatturato da 680 milioni di dollari, interlocutore abituale di ‘’El Paìs’’, ‘’Le Monde’’, ‘’New York Time’ e ‘’La Repubblica’’, a confrontarsi anche con realtà meno appariscenti come Anso che con i suoi 15 milioni di lettori al mese e 155 testate associate,rappresenta editori realmente presenti sul territorio locale. Infatti, le grandi testate nazionali non possiedono nemmeno in parte quella perfetta conoscenza territoriale che permette di comprendere i singolari problemi dei cittadini, le loro esigenze e necessità o le problematiche legate allo stile di vita: il giornale locale, diventa così un’infinita ricchezza italiana simbolo di una comunità medio piccola che sa riconoscersi in un ente in grado di raccogliere le sue basi e fondamenta. Finalmente, una giusta sintonia tra gigantesche realtà e piccole compagini con lo scopo comune di creare qualcosa di utile e interessante per la collettività.
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