Ospedale di Polla, i donatori di sangue possono servirsi della multicomponent. Oricchio: “Cura tante patologie”
All’ospedale di Polla i donatori di sangue adesso possono decidere di servirsi della multicomponent, un separatore cellulare che divide il sangue dal plasma. Sull’argomento è intervenuto il dottor Carmine Oricchio responsabile del centro trasfusionale.
Perché questa macchina è importante?
È importante per il donatore per quanto concerne le emazie e il plasma. È la prima metodica che stiamo facendo da diverso tempo, però sono in itinere, tante altre metodiche come la plasma piastrinoaferesi, l’eritroplasmaferesi e il plasma exchange. Si tratta di una metodica terapeutica. Con quel separatore cellulare si possono trattare diverse patologie dalla Neri Barre Lieou alle intossicazioni da funghi alle neuropatie. L’obiettivo è quello di allontanare dal paziente affetto da queste patologie degli anticorpi che sono legati alle proteine plasmatiche. Togliendo cioè il plasma e dando albumina o altri prodotti, elimino quella gran parte di plasma ammalato.
Cosa vuol dire tutto questo per l’ospedale di Polla?
Per il “Luigi Curto” ciò è importante come è importante la presenza del trasfusionale. È un servizio fondamentale come sono fondamentali allo stesso modo altri servizi. La radiologia, il laboratorio analisi, la gastroenterologia ed altri ma il trasfusionale è quello che ricopre giustamente e per ovvi motivi una importanza strategica in un ospedale di emergenza – urgenza. Per quanto riguarda queste metodiche abbiamo visto che sul nuovo atto aziendale ospedaliero sono previsti grandi progetti per l’oncologia e l’oncoematologia a Polla, e noi possiamo essere di supporto. Come possiamo supportare i reparti chirurgici per il recupero entro operatorio sempre attraverso questa macchina che uso da 20 anni. Cerco di portare innovazioni per ciò che si fa in questo ospedale. Cerco di essere all’avanguardia con la tecnologia e di portare innovazioni dove c’è bisogno.