Comunicare e monitorare le grotte turistiche. Questi sono stati i temi della IX edizione del corso AGTI che si è svolto dal 26 al 28 febbraio 2018 presso le grotte di Bossea (CN). Il corso di formazione per accompagnatori in grotte turistiche, è stato organizzato dall’AGTI-Associazione Grotte Turistiche Italiane, in collaborazione con la Società Speleologica Italiana.
Per l’Associazione Grotte Turistiche Italiane, presieduta dal dottor Francescantonio D’Orilia delle Grotte di Pertosa-Auletta, il nuovo anno e la prossima stagione turistica si sono aperti con la IX edizione del corso di formazione per gli accompagnatori in grotta turistica, che si è tenuta dal 26 al 28 febbraio 2018 presso le Grotte di Bossea in provincia di Cuneo, aperte al pubblico sin dal 1874 e con un laboratorio scientifico di valore internazionale.
“Continua la formazione permanente del personale addetto all’accompagnamento dei visitatori nelle grotte turistiche e la scelta della sede della IX edizione è ricaduta sulle Grotte di Bossea e il suo laboratorio scientifico, perché i temi principali, che affiancano quelli di base sulla storia delle grotte turistiche e della speleologia, sono proprio quelli del monitoraggio e della salvaguardia delle grotte stesse. I corsi, che hanno cadenza semestrale, sono strumenti per valorizzare al meglio le risorse naturali, ma anche le esperienze umane.”
I temi scelti per questa nona edizione del corso di aggiornamento sono stati gli studi scientifici legati alla paleoclimatologia, all’archeologia e alla biologia, presentati da docenti di diverse Università italiane. “Oltre ai temi scientifici, è centrale in ogni corso il tema della comunicazione – spiega il responsabile scientifico del corso Giampietro Marchesi, ex presidente della Società speleologica italiana – perché la guida deve diventare la voce della grotta, calibrando il proprio racconto al diverso pubblico e diventa essa stessa protagonista dello spettacolo ipogeo”.
Attraverso il corso i gestori e gli operatori hanno avuto modo di approfondire i temi trattati, confrontandosi tra di loro sulle proprie esperienze, accrescendo anche in questo modo la passione e la conoscenza di realtà simili, eppure diverse per gestione, posizione e dimensione. Il corso è stato rivolto anche alle guide ed ai gestori di grotte non associate.
Il corso ha approfondito varie tematiche legate al mondo ipogeo ed alla sua fruizione, alla comunicazione dello stesso in maniera scientifica ed appassionante, non tralasciando le varie peculiarità della gestione, dell’amministrazione e dell’organizzazione di una grotta turistica.
Questa edizione del corso ha approfondito in particolar modo il concetto di comunicazione. Sono state anche toccate tematiche lontane forse dalla comunicazione turistica, ma necessarie per una migliore trasmissione dell’importanza dei siti speleologici: biospeleologia, monitoraggio ambientale ed archeologica. La guida è una delle voci della grotta, quella decisiva, perché deve trasformare in parole non solo la bellezza degli ambienti ipogei, ma tutto quello che una grotta può raccontare in termini di storia, geologia, archeologia, e soprattutto deve comunicare quanto può ancora raccontare e quanto può essere importante tutelare e salvaguardare il sottosuolo per il futuro.
Il corso è stato articolato in lezioni teoriche frontali, lezioni pratiche in grotta e discussione plenaria. Ne è seguito un dibattito conclusivo.