Per la Giornata internazionale della donna le Artemidi propongono una mostra-incontro con le artiste:
Pina Nuzzo
Valeria De Rienzo
Adriana Artiaco, raccontata da Iole Chiagano
Gabriele Münter, raccontata da Gabriella Paolucci
Suzanne Valadon, raccontata da Maria Linda Barlotti
Info e prenotazioni ai numeri 328 3676410, 345 3171048, 328 8324032
Dalla collaborazione con l’artista femminista Pina Nuzzo (FIGURIAMOCI. Visioni oltre il mito, 2014, DONNE DI PAESTUM. Visioni oltre il mito/2, 2017, LA DONNA SPETTATRICE DELL’ARTE, 2017), ci arriva oggi lo stimolo ad “ampliare la visuale” sulle condizioni in cui quello stesso sguardo femminile si forma, de-forma e giunge talora a cercare di ri-formarsi nell’atto creativo. Crediamo infatti molto nella forza trasformatrice della consapevolezza che viene dall’aver visto, toccato, sperimentato, come “dall’esterno”, un aspetto della nostra condizione di donne che prima ci era stato invisibile per troppa assuefazione al modello dominante.
Scriveva Pina Nuzzo nella presentazione del ciclo di seminari La donna spettatrice dell’arte:
“Sono partita dalla mia esperienza di pittrice per riflettere sulla donna come spettatrice. Nel corso degli anni mi sono fatta molte domande su quello che guardavo e sul suo significato, infine mi sono imposta di uscire dal mutismo in cui regolarmente sprofondavo e che era determinato dal fatto che tra me e l’opera si inserivano tutte le informazioni e le nozioni di cui sono in possesso e che mi imponevano un modo precostituito di guardare e di sentire.
(…) propongo un ciclo di incontri per donne che vogliono condividere questa ricerca con l’unico intento di operare uno spostamento su noi stesse come fruitrici dell’arte e per uscire dal precostituito. Questo non vuol dire che alla fine si diventa critiche d’arte o artiste, ma che si acquista una maggiore consapevolezza di se stesse e del significato che le immagini hanno per il genere femminile.”
In questo prossimo incontro, a partire da alcune figure di artiste (presenti o evocate da un racconto), vorremmo condividere idee, scoperte e nuove consapevolezze che l’arte, prodotta o fruita con altre donne, provoca in noi.