Al contempo occorre consentire una applicazione di buon senso delle norme, tale da non contrastare con il diritto dei nostri figli alla continuità scolastica. Stanno giungendo in queste ore all’Anci numerose email, in relazione agli adempimenti vaccinali in previsione della prossima scadenza del 10 marzo.
Sul tema dei vaccini l’Anci ribadisce la sua posizione: la legge va rispettata, l’obiettivo prioritario è infatti la tutela della salute dei bambini; al contempo occorre consentire una applicazione di buon senso delle norme, tale da non contrastare con il diritto dei nostri figli alla continuità scolastica.
“L’Anci, sin dall’entrata in vigore della legge, si è fatta promotrice presso tutte le competenti sedi istituzionali di istanze volte a fare chiarezza circa le modalità applicative della legge, con l’obiettivo di rendere meno gravosi gli adempimenti assegnati alle famiglie e delle scuole – ricorda Cristina Giachi vicesindaca di Firenze e presidente della commissione Istruzione, politiche educative, edilizia scolastica dell’associazione dei Comuni.
Anche rispetto al termine fissato dalla legge del 10 marzo, l’azione dell’Anci, anche attraverso il recente scambio di note tra il ministro della salute Lorenzin e il presidente Decaro, è stata orientata a fare chiarezza a beneficio di tutti i diversi soggetti coinvolti, attraverso la richiesta di indicazioni puntuali da parte del ministero della Salute alle scuole di infanzia e materne, al fine di consentire la continuità didattica e il completamento dell’anno scolastico dopo quel termine per tutti i bambini in lista d’attesa per effettuare le vaccinazioni o le cui famiglie comprovino quanto attestato con l’autocertificazione a inizio anno”.
Riguardo poi alle iniziative di carattere politico intraprese da alcuni Comuni, mozioni e ordini del giorno con cui si rivolge l’invito ai competenti organi istituzionali ad adottare misure che consentano a tutti di giungere al termine dell’anno scolastico, l’Anci precisa che tali impegni non sono in grado di influire sull’applicazione della legge, a meno di non trovare apposita ricezione nelle norme.
Fonte: Lente Pubblica