-Iniziamo dal nome della band “Poterico” che è anche un’espressione dialettale cilentana. Come e da chi di voi è partita l’idea?
– Ci siamo messi insieme in occasione di una manifestazione musicale a Trentinara. Avevamo pensato a tutto, dai brani da eseguire fino agli strumenti ed alla musicalità… a tutto eccetto al nome. Quando poco prima della nostra uscita sul palco il presentatore ci ha chiesto con quale nome presentarci, noi presi alla sprovvista, abbiamo detto: “Poterico” (poi te lo facciamo sapere). Il presentatore, convinto che quello fosse il nome del nostro gruppo, al momento della nostra esibizione ci ha presentati con: “Ed ora ecco a voi i Poterico”… e da allora lo abbiamo adottato come nome del nostro gruppo.
-Siete ormai diventati famosi grazie al programma Italia’s Got Talent, dove siete arrivati in semifinale. Quali strade vi ha aperto? Ci volete raccontare la vostra esperienza su quel palco?
– Dopo l’esperienza televisiva siamo stati contattati da operatori del settore musicale e discografico. L’esperienza in merito continua ed è da ritenersi work in progress. Logicamente, dopo Italia’s Got Talent, abbiamo avuto l’opportunità di essere chiamati su molti palchi importanti. L’esperienza di Italia’s Got Talent si può riassumere in due parole: “emozionante e formativa”. Indescrivibili, invece, le sensazioni che abbiamo provato nella diretta della semifinale a Milano.
-Giuseppe, Giovanni, Mauro e Antonio. Un misto di virtuosismo, tecnica, ritmo ed eleganza sonora che creano una musica tutta vostra. Quali sono i generi e i “grandi” della musica a cui vi ispirate?
– Ognuno di noi ha i suoi artisti preferiti. C’è chi ama il jazz, chi il latin, chi il flamenco e chi il rock. Ed è proprio questa diversità di gusti che ci ha spinto a trovare sonorità e ritmi che ci accomunassero… è questa diversità che ci ha permesso di creare le musicalità particolari che ci contraddistinguono e che trovano gradimento in una fascia molto vasta di ascoltatori.
-Già vincitori della SMAC festival, siete candidati al Premio Primula d’Oro per l’Oscar alla cultura, arte e spettacolo, e avete intitolato una vostra canzone “Paestum”. Quanto siete legati al vostro territorio? Ci sono opportunità per giovani che come voi vogliono coltivare una passione come quella della musica?
– Non solo un nostro brano dedicato a Paestum, ma anche un altro dedicato a Trentinara, intitolato “Area30“, ed altri sono in preparazione per un nostro progetto futuro. Il primo è stato dedicato a Trentinara perché è il nostro paese di origine, il secondo a Paestum perché ogni Trentinarese ha nel cuore il meraviglioso panorama su Paestum, che si gode dalla piazzetta panoramica. Per l’ispirazione visitiamo, in più giorni il paese, per immergerci nell’ambiente ed anche per preparare le immagini da inserire nel video promozionale del brano. Siamo legatissimi al nostro territorio, amiamo il Cilento, anche se preferiamo sentirci cittadini del mondo…. è più bello e ci fa sentire parte di un mondo unito. La musica, come tutta l’arte in genere, a nostro parere offre molte opportunità, sia a chi come noi frequenta il conservatorio, sia chi coltiva seriamente la passione. Anche l’insegnamento oggi può essere uno sbocco, visto le tante scuola che hanno inserito nei programmi didattici anche lo studio strumentale della musica.
-Quali sono le vostre prossime date? E i progetti futuri?
– La nostra prossima data è venerdì 2 marzo a San Giorgio a Cremano presso il Dorian Gray Public house ed a seguire altre date che potete tranquillamente consultare sulla nostra pagina facebook https://www.facebook.com/PotericoLive/
Attualmente, seguiti da un discografico, stiamo preparando un CD dedicato al nostro Cilento e nel quale sarà possibile trovare anche “Paestum” e “Area30“. Attualmente è in lavorazione il brano dedicato a Centola.