I musei minori, come perle incastonate nella terra, rivelano a pochi il proprio scintillio di tradizione e cultura. Bisogna scavare, spesso condurre un’abile opera da speleologi per scoprirli e disseppellirli, giacché, come tutte le cose che riguardano il tempo che fu, sfuggono alla superficie.
Castel San Lorenzo è il paese dell’olio e del vino, e vanta una florida tradizione contadina che affonda le sue radici negli anni, e il suo museo ne racconta la storia, in una tradizione inesauribile.
Ma com’è nato il Museo di Castel San Lorenzo? Forse non molti sanno ( pressoché sconosciuta è la storia dei musei minori, non stupirebbe) che è nato da un progetto scolastico, nel 1997, scaturito dalla locale scuola media ed è andato espandendosi proprio per via dell’instancabile attività di “collezione” e ricerca dei suoi stessi studenti. Si sono rivoltate le campagne, le case, si è cercato nelle cantine e nei meandri della tradizione più vicina e intima, arricchendo il museo di oggetti che appartengono a un’altra epoca (e forse, a un’altra vita): l’otre, la tina, quarta, la votta, u tinieddu, u’ stringituru, ‘u mastieddu, a pompa, ‘ u filtru. Tutti questi oggetti e strumenti erano adibiti alla produzione di olio e vino, vi ricordano qualcosa? Nel vocabolario dei nonni o degli zii, una volta (o forse, anche ora, in rari casi) erano frequentissimi!
Ma non di solo olio e vivo vive la comunità: anche la carne era ed è importante, e nel museo troviamo anche attrezzi per lavorare la carne di maiale dopo l’uccisione, attrezzi per l’allevamento e la conservazione della carne; troviamo anche strumenti e oggetti per mietere il grano, falci, ma anche ferri per lavorare la pasta fatta in casa.
Non manca lo spazio riservato all’aspetto ludico, alle feste patronali: vecchi strumenti, trombe e tromboni, la fanno da padrone per rivelare l’anima più allegra, scanzonata e spensierata della comunità del borgo.
Ma, stando anche a ciò che testimonia la fonte del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, le dolenti note arrivano quando si parla della sede. Purtroppo l’Amministrazione sta ancora cercando dei locali adatti per l’ubicazione del museo, che è ancora ubicato presso la scuola media, dove si sta procedendo a una riclassificazione e risistemazione dei circa 250 oggetti, con tanto di schedatura con termine dialettale e corrispondente italiano standard. Il numero da chiamare per avere info o prenotare è 0828 944072.