Il Viminale ha pubblicato i fac-simile delle schede elettorali per le prossime elezioni politiche. Ogni elettore avrà due schede, una per la Camera (scheda rosa) e una per il Senato (scheda gialla).
La scheda sia per Camera che per il Senato è divisa in rettangoli: nella parte superiore di ogni rettangolo è riportato nome e cognome del candidato uninominali; nella parte inferiore la liste o le liste che lo supportano.
L’elettore darà il suo voto con l’unica scheda sia per la parte uninominale (candidato unico della coalizione, indicato con nome e
cognome sopra i simboli che lo sostengono) che per la proporzionale, dove i partiti corrono per se e sulla quale si applicano le soglie di sbarramento.
Se non si vuole correre il rischio che il proprio voto venga annullato, bisogna ricordarsi due cose: non è valido il voto disgiunto (ovvero votare un candidato e una lista che non lo sostiene) e non ci sono le preferenze (quindi non si può indicare una preferenza tra i candidati del listino di partito, ovvero l’elenco di nomi riportato accanto ai simboli). In sintesi e facendo degli esempi anche grafici, l’elettore potrà:
1. TRACCIARE UN SEGNO SUL SIMBOLO DELLA LISTA PRESCELTA
2. TRACCIARE UN SEGNO SUL CANDIDATO UNINOMINALE PRESCELTO
3. TRACCIARE UN SEGNO SUL CANDIDATO UNINOMINALE E SU UNA DELLE LISTE CHE LO SOSTENGONO (VOTO COERENTE)
E’ invece vietato, come già detto, il voto disgiunto. Quindi una scheda
compilata come nell’esempio qui di seguito sarà annullata
Inoltre un segno su uno dei candidati del listino proporzionale è vietato, quindi ogni segno su questa parte della scheda ne causerà l’annullamento.
Fonte : Repubblica.it