Si è tenuto ieri sera presso l’aula consiliare “A. Di Filippo” un nuovo incontro tra i cittadini e parte dell’amministrazione comunale. Presenti, infatti, solo il sindaco Adamo Coppola, l’assessore Rosa Lampasona e il consigliere comunale Emidio Cianciola. Con loro circa 200 cittadini che portano avanti, anche con qualche fatica, una battiglia che forse sembra persa in partenza. In primis c’è il discorso politico con le elezioni a strettissimo giro, la preoccupazione di molti è che si dia ascolto alla gente solo per tamponare gli animi in vista dei primi di marzo quando Agropoli sarà chiamata a sostenere Franco Alfieri fresco candidato alla Camera del Partito Democratico. Oltre questo comunque ci sono delle difficoltà oggettive, forse insormontabili, innanzitutto i costi che si dovrebbero sostenere per la riapertura del plesso. Utopistici secondo qualche addetto ai lavori che inoltre ha sottolineato come la struttura, ormai in parte abbandonata stia subendo il peso dell’incustodia. A far da portavoce dei cittadini il consigliere Cianciola anche se non sono mancati i momenti di tensione con qualcuno che ha preferito, forse esasperato, alzare la voce creando non pochi grattacapi a chi era lì per trovare una strada comune verso l’obiettivo. Preso d’assalto anche il sindaco Coppola che si è visto costretto ad alzare la voce in più di una occasione: “Ognuno ha una storia personale – ha detto a voce grossa il primo cittadino – qualcuno conosce i problemi di salute di mio figlio e sa cosa vuol dire per la mia famiglia non avere l’ospedale. Quindi calmiamoci prima di parlare. La voglia di riaprire l’ospedale l’abbiamo tutti quanti, non chi più e chi meno. Però dobbiamo essere obiettivi e capire che ci vuole un piano serio e reale. Non cadere nel solito ‘voglio, voglio’. Dobbiamo decidere questo percorso e vigilare quotidianamente. Vogliamo un pronto soccorso all’altezza e poi ben venga anche il presidio di eccellenza sul quale costruire tutto intorno. Comunque abbiamo fatto passi in avanti perchè il direttore generale ha fatto una promessa pubblica e se a giugno non avremo quanto ci hanno promesso faremo sentire di nuovo la nostra voce”. Le idee del primo cittadino non sono state però condivise da tutti e sono venute fuori nuove richiesta. L’ex candidata al consiglio comunale con i 5 Stelle Roberta Auricchio ha proposto una azione legale nei confronti del decreto legge che ha messo Agropoli fuori dall’emergenza, l’idea è stata condivisa da molti e potrebbe portare degli sviluppi anche dal punto di vista mediatico. Sulle promesse del direttore Giordano, invece, si vorrebbe far accorciare i tempi con il laboratorio di analisi in funzione da subito. Non sono mancate, infine, anche le proposte radicali come non votare il prossimo 4 marzo, soluzione che ovviamente porterebbe un danno clamoroso a Franco Alfieri e al Partito Democratico.
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