Sono tante le voci che si rincorrono sulle sue condizioni di salute dopo il malore che l’ha costretta a ridurre sensibilmente la sua attività pubblica. Può fare il punto dello stato delle cose ad oggi al fine di rassicurare i cittadini sulle sua capacità fisica di reggere gli impegni di governo che l’attendono?
«I nostri concittadini possono stare sereni e tranquilli perché il sindaco sta benissimo e continuerà a governare questa splendida terra per mantenere fede agli impegni presi. Il malore, del resto, è stato dovuto proprio ad uno stress di superlavoro, quello che già in sei mesi abbiamo fatto per rimettere su strada quella Ferrari, di cui spesso vi parlo, ferma per anni in garage».
È noto che c’è stato un rimescolamento degli incarichi sia nello staff sia in alcune società partecipate. A che scopo sono stati fatti i cambiamenti e quale sarà la funzione che svolgerà sua figlia Sabrina cooptata proprio nello staff del sindaco?
«Ciò che abbiamo fatto non è un rimescolamento, ma una riorganizzazione complessiva che ha riguardato l’intera macchina amministrativa e che è ancora in atto. Abbiamo iniziato a smantellare giorno dopo giorno quella cappa di potere che per troppi anni ha oppresso i cittadini e nelle prossime settimane partiranno anche le procedure di licenziamento perché chi non ha fatto il proprio dovere non è giusto che continui a farla franca. Impropriamente è definito staff perché parliamo di una squadra di lavoro, composta da persone di comprovata professionalità, che sarà capace di continuare a mantenere le promessefatte ai cittadini. Per quanto concerne la vicinanza di mia figlia, tengo a precisare che è solo finalizzata ad alleggerire il lavoro del Sindaco perché dovrà semplicemente continuare a controllare tutte le carte, senza percepire un solo centesimo (la famiglia Palumbo ha sempre dato,lo stesso Comune di Capaccio Paestum risparmia 5mila euro al mese sull’indennità del Sindaco nonostante il suo stato di salute)».
Con l’archiviazione del 2017, che ha visto completare la squadra di governo e la ricognizione dall’interno dello stato del comune, come ricorda la vicenda elettorale e quale iniziativa intrapresa ha dato il segno caratterizzante del nuovo corso?
«La campagna elettorale è stata bella e avvincente, ma è stato ancora più entusiasmante poter iniziare materialmente a lavorare giorno dopo giorno per poter cambiare volto a questo territorio. In sei mesi abbiamo già fatto cose che non erano state compiute negli ultimi trent’anni. Abbiamo potenziato il servizio idrico a Capaccio capoluogo passando da 5 litri al secondo a 10 litri al secondo con un risparmio economico di quasi centomila euro, abbiamo iniziato a ridare dignità alla fascia costiera con i primi interventi di manutenzione e di decoro urbano, abbiamo avviato l’iter per il Piano Urbanistico Comunale, completato l’iter procedurale per il progetto di adeguamento e sistemazione degli argini del Sele, riorganizzato gli uffici comunali con la riduzione delle aree e con l’azzeramento delle diciannove posizioni organizzative, attivata l’imposta di soggiorno così da poter migliorare anche i servizi da offrire ai nostri turisti, creato degli eventi come il “Natale dei Talenti” in grado di generare cultura e turismo. Ma questo è solamente l’inizio, Capaccio Paestum non sarà mai più ultima».
Il 2018 sarà l’anno in cui la sua amministrazione porrà le basi progettuali su tutti temi più scottanti che da tempo assillano la Città dei Templi. Sarà questo l’anno della redazione dell’approvazione e dell’adozione del Puc?
«Il Piano Urbanistico Comunale è lo strumento più importante per la pianificazione e per lo sviluppo di un territorio e la sua assenza a Capaccio Paestum si può toccare con mano perché per anni il territorio si è trascinato avanti senza alcuna visione progettuale. Lo sanno bene anche i cittadini che in questi mesi sono stati coinvolti attraversa una Campagna di Ascolto perché riteniamo che il PUC debba essere quanto più possibile armonioso e partecipato. Per quanto concerne la tempistica, manterremo fede alla parola data e lo redigeremo entro la fine del 2018, o al massimo per i primi mesi del 2019».
Oltre al Puc, quali saranno i cambiamenti più significativi che caratterizzeranno l’azione di governo del territorio?
«La fascia costiera è una delle priorità perché dovrà diventare il fiore all’occhiello non solo di Capaccio Paestum. Dovrà essere il vero motore turistico del nostro territorio – abbinato a quelle che sono le nostre bellezze culturali ed enogastronomiche – così da costruire un vero e proprio brand da esportare in tutto il mondo. Un altro intervento significativo riguarderà il recupero ambientale del fiume Sele, per il quale si attende ormai solamente il decreto di finanziamento prima di poter iniziare i lavori. Molto importante è anche la scuola, ragion per cui abbiamo immaginato un vero e proprio polo scolastico per i nostri ragazzi, e, infine, un altro intervento molto atteso è quello per i sottopassi a Paestum, per i quali già siamo in fase avanzata dal punto di vista progettuale e autorizzativo».
Nel comune di Capaccio Paestum operano altri soggetti associati (consorzi o associazioni nel campo turistico, agricolo, edilizio, bancario …) che hanno nei loro statuti il raggiungimento del bene comune. Come intende raccordare le loro azioni e trarne elementi di sviluppo per il territorio.
«I cittadini sono al centro del nostro progetto finalizzato a #farebene per Capaccio Paestum, per cui sin dal primo giorno c’è stato massimo ascolto di tutte le realtà presenti sul territorio per comprendere al meglio le reali esigenze e, quindi, individuare le linee di intervento. Lo stesso PUC sarà il frutto di un processo di partecipazione e il medesimo discorso vale per i consorzi, come il Consorzio Bonifica di Paestum, per gli istituti di credito locale, come la BCC di Capaccio Paestum, per le varie associazioni locali, perché crediamo che solamente insieme, unendo gli sforzi, possiamo consentire a questo territorio di voltare pagina».
Gabriel Zuchtriegel, che dirige il Museo e l’area Archeologica di Paestum, ha dato un forte impulso alle attività tese ad aumentare il numero dei visitatori nel PAE. Come intendete accompagnare la sua azione?
«Nell’anno record per i musei italiani, siamo lieti di constatare la presenza del Parco Archeologico di Paestum nella top 30, con un incremento del 15% dei visitatori rispetto all’anno precedente. Faccio i complimenti al direttore e alla sua squadra per lo straordinario lavoro che stanno svolgendo. Con lui c’è stato subito un particolare feeling e abbiamo avviato dei percorsi sinergici, che intensificheremo quest’anno, sempre con l’obiettivo di far conoscere e crescere Capaccio Paestum. La bellezza è ricchezza e i templi sono la massima espressione di bellezza della nostra terra, per cui siamo pronti a sostenere qualsiasi iniziativa volta a rendere questo patrimonio dell’UNESCO sempre più fruibile ed attraente»
Circolano molte informazioni sulla questione dell’impianto a biomasse progettato e stoppato per assecondare la protesta popolare contro la sua messa in opera. Qual è la posizione del comune in merito al risarcimento danni richiesto dalla ditta in sede giudiziaria?
«Stiamo, innanzitutto, valutando la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato, anche se parliamo di una cifra molto inferiore rispetto a quella richiesta. A prescindere da ciò, tutta la documentazione sarà trasferita alla Corte dei Conti affinché verifichi le responsabilità personali da parte di coloro della precedente Amministrazione per le valutazioni fatte che hanno così cagionato il danno per l’Ente. Purtroppo, è già noto come la Corte dei Conti sia dovuta intervenire più volte in questo Comune per condannare dei funzionari al risarcimento dei danni».
Uno degli argomenti portanti del suo programma elettorale è stato la necessità di mettere in relazione le contrade che costituiscono il tessuto sociale di Capaccio Paestum. Allo stato, oltre al servizio di trasporto fatto con mezzi non degni della città dei Templi, cos’altro avete in mente di fare?
«Le contrade saranno riqualificate nell’ambito di un processo di Area Vasta dove ogni singola borgata deve essere valorizzata per quelle che sono le sue peculiarità e messa in rete con le altre. Una delle prime azioni, che ha una portata turistica rilevante, riguarda il comparto agricolo stiamo mettendo su un programma di feste enoagrolimentari itineranti che ci permetteranno di valorizzare i prodotti di ogni singola contrada e, quindi, di far conoscere anche territori più periferici e allo stesso tempo pieni di ricchezze».
Siete in procinto di approvare il bilancio preventivo 2018. Il primo vero atto programmatorio della sua amministrazione dopo le variazioni di bilancio fatte per garantire la continuità amministrativa. Quali sono le linee portanti relative alle entrate e alle spese del documento finanziario?
«Sarà un atto di assoluto stravolgimento perché per la prima volta si avrà anche un Documento Unico di Programmazione coordinato con le linee programmatiche di bilancio e con il piano degli obiettivi del piano triennale ed annuale delle opere pubbliche.Negli anni passati, mai abbiamo potuto leggere e potete prenderne atto, guardando le carte, quelli che dovevano essere gli obiettivi degli uffici perché mai indicati dall’azione di Governo, evidentemente non si sapeva proprio che vi fossero questi strumenti così importanti per impostare una programmazione vera, capace di cambiare la città».
Dopo 6 mesi di amministrazione che messaggio si sente di inviare ai cittadini?
«Sono straordinari, meravigliosi, semplicemente unici. Me l’hanno dimostrato quando ho iniziato la campagna elettorale e l’ho capito ancora di più nell’ultimo periodo quando l’affetto di tutti mi ha fatto commuovere. Ho ricevuto visite, chiamate, sms, messaggi ai quali ancora oggi cerco pian piano di rispondere. A loro cosa posso dire se non di stare tranquilli, sereni e fiduciosi perché stiamo riscrivendo la storia di questo territorio».
Siccome tra i cittadini Capaccio-pestani c’è anche Italo Voza, gli ex amministratori e tanti che non hanno votato per lei. Dica qualcosa anche a loro …
«Io sono il sindaco di tutti e mi impegnerò ancora di più, ove mai dovesse essere necessario, per dimostrare anche a chi non ha creduto in Palumbo che si sbagliava. Lo stesso messaggio voglio dare a coloro che hanno fatto in queste settimane discorsi medico-politici sul sottoscritto, sarò anche il loro sindaco. Se ne facciano una ragione, dovranno sopportarmi ancora per molto tempo».
Infine, tra tutti gli auguri e le attestazioni di stima e amicizia che ha ricevuto in questi sei mesi di governo, qual è quella che le ha fatto più piacere?
«Sono quelli della povera gente, a cui ho giurato che mai più nessuno sarà ultimo. Inoltre, non dimenticherò mai le lacrime agli occhi di una delle donne delle pulizie che mai avrebbe immaginato di ricevere dal Sindaco un pensiero che pochi minuti prima era stato donato da un’altra persona al primo cittadino».
LA SCHEDA DELLE COSE FATTE
«Oltre ai progetti di più ampio respiro, come quelli inerenti il rilancio della fascia costiera e il recupero del ambientale del Sele, inizieremo i lavori per i sottopassi a Paestum e porteremo avanti altri interventi. A metà mese approveremo il progetto di ristrutturazione della rete idrica a Capaccio capoluogo e poi, ancora, abbiamo tanti progetti approvati e già candidati a finanziamento, come quello per la realizzazione del sintetico al campo sportivo “Tenente Vaudano”, la riqualificazione di piazza Tempone e del centro storico a Capaccio capoluogo, lo scavo dell’anfiteatro romano. Stiamo lavorando alla realizzazione di un Parco Urbano in località Licinella, per cui, come può notare, sono davvero tante le azioni messe in campo».