Una bella iniziativa, quella promossa dall’Associazione Agorà dei Liberi di Capaccio, che ha visto rincontrarsi e riabbracciarsi tutti gli amici, i parenti e gli stimatori del compianto Luigi Di Lascio. A 10 anni dalla sua scomparsa, una serata per ricordarlo, per pronunciare ancora una volta le sue parole coraggiose, un serata per onorare una personalità che pare abbia lasciato in eredità a Capaccio Paestum, più di quanto credesse. La serata è iniziata con la proiezione di un filmato-testimonianza dei comizi della sua ultima campagna elettorale, le cui bandiere vennero poco comprese dagli elettori. Sorrisi inumiditi dalle lacrime, i presenti in sala annuivano: le parole di Gigino ritornano come un classico della letteratura, ancora oggi sono specchio di una Capaccio Paestum che è sempre e ancora una potenza in fase embrionale. I numerosi interventi dei presenti, hanno materializzato il professore Gigino, il cristiano Gigino, il padre esemplare, l’amico, l’intellettuale, il detentore del gioco della logica e ancora: Gigino “che mi ha aiutato”, “che mi ha salvato da brutte dipendenze”, “che mi ha ascoltato”. Non poteva che essere una serata egregiamente riuscita, voluta fortemente dai suoi amici, primo su tutti Angelo Fasano, presidente onorario dell’associazione culturale Agorà dei Liberi, che con la voce tremante di chi è rimasto orfano di un compagno, legge e ricorda Luigi Di Lascio. Colgo l’occasione per condividere anche il mio di ricordo, risalente alla sua campagna elettorale. Avevo 13 anni e a Piazza Santini non si erano riunite poi così tante persone, la mia coscienza politica era sicuramente più ferrea rispetto ad ora che, più che altro, mi sento alla grazia di sistemi troppo somiglianti tra di loro e pochissimo a me. Luigi Di Lascio iniziò il suo comizio è a me più che un politico parve un filosofo, nel senso buono, uno di quelli dal pensiero sperimentato, uno di quelli che non usava le parole solamente per teatro. Spesso ho immaginato cosa sarebbe potuto accadere se non fosse venuto a mancare così presto. Ricordo superficialmente solo il personaggio e non la persona, ahimè. Tuttavia ho un valido motivo per essergli grata: fu uno dei 100 a costituire l’Associazione Agorà, che nella mia giovinezza, a più riprese, è stata àncora nei momenti difficili, soprattutto durante quella fase dell’adolescenza in cui Capaccio Capoluogo sembrava non bastarmi, l’Agorà mi ha aperto la mente, mi ha rivelato la grandezza delle mie origini. Grazie anche a lei, Professore.
Di seguito le sue immense parole
Lasciate vivere dentro di voi la forza della vostra età.
Lasciate vivere dentro di voi la grandezza dei vostri propositi
Lasciate vivere dentro di voi il sacro delle vostre utopie,
Lasciate vivere dentro di voi il futuro che desiderate,
la vita che sperate.
Lasciate che le vostre amarezze, le vostre difficoltà,
siano il lievito per poter affermare una politica nuova.
Lasciate vivere questo paese, con la forza della vostra età,
con la forza delle vostre idee, con la forza delle vostre intelligenze.