Il 2017 della città di Agropoli potrà, in futuro, essere considerato come uno degli anni più importanti della sua storia. Innanzitutto molto è legato alla figura di Franco Alfieri che, in giugno, ha lasciato la guida della città dopo ben dieci anni. Una decade nella quale il primo cittadino di Torchiara ha senza dubbio cambiato volto alla città ma a caro prezzo. Quel prezzo lo sta pagando Adamo Coppola, il suo successore o meglio “delfino” come amano chiamarlo in molti. Sull’onda di Alfieri il nuovo sindaco ha letteralmente stravinto le elezioni grazie al 74% di preferenze, aiutato anche da quattro liste davvero difficili da battere. Il conto da pagare però, come detto, è alto perché se da un lato Coppola ha ereditato quella che ormai si candida a città strategica dell’alto Cilento dall’altro la situazione economica non è delle migliori con enormi spese che pendono quotidianamente sulle spalle del comune. Le infrastrutture, infatti, che l’amministrazione Alfieri ha costruito gravano, e graveranno, per molti anni ancora sul bilancio agropolese e sono spese delle quali non si può non tenere conto. Ma a parte questo sono anche altri i problemi che Coppola ha dovuto, deve, e dovrà affrontare. Impossibile non partire dal turismo che ha vissuto forse la peggior stagione balneare di sempre con ripetuti problemi sulle spiagge e nel centro. A San Marco prima si sono susseguiti i lavori sull’arenile, a giugno, poi quelli sulla strada, a agosto. Interventi che commerciati e turisti non hanno per niente gradito. Disagi anche a Trentova dove non si è riusciti a risolvere il problema delle alghe che hanno creato numerosi disagi ai bagnanti. Grave anche la situazione nel centro cittadino dove la popolazione ha dovuto far fronte ad invasione di coleotteri e blatte, non proprio ideali all’ambiente del passeggio. Non è piaciuto, infine, nemmeno la gestione degli eventi, praticamente pari a zero. Ma su questo, e su altre manifestazioni, grava sempre la condizione economica. Bene solo il “Settembre Culturale”, manifestazione probabilmente all’apice del suo splendore che ogni anno ottiene grande partecipazione e grandi consensi da parte di pubblico e addetti ai lavori. Non è stata fortunata nemmeno nell’ambito sportivo Agropoli dove si sono registrate le retrocessioni delle maggiori società cittadine. Il Basket Agropoli, dal paradiso della Serie A è finito addirittura in Serie D, mentre l’US Agropoli ha abbandonato la Serie D dopo cinque anni (anche se adesso lotta già per ritornarci ed è prima in classifica al termine del girone d’andata). Due duri colpi per la città che vive e ha sempre vissuto lo sport in maniera molto passionale. Tornando alla città invece Coppola deve far fronte anche a un’altra crisi, quella del centro cittadino. Dopo le polemiche delle scorse settimane l’amministrazione ha cercato di risollevare le sorti del centro cittadino con un’adeguata luminaria natalizia –bocciato decisamente il tunnel di luci del 2016 – ma forse non basterà perché anche in questo caso il cartellone degli eventi natalizi non piace alla gente. Troppo scarno. La novità del Natale, comunque, è rappresentata dal “Villaggio di Babbo Natale”, una sorta di mercatini allestiti in Piazza della Repubblica che al massimo potrebbe raggiungere la sufficienza. Nulla di eccezionale in pratica. Difficile, inoltre, anche la situazione del Cineteatro “Di Filippo”, ma in questo caso la colpa è dei cittadini che dopo anni e anni di continue lamentele per la mancanza di una struttura all’avanguardia adesso hanno perso quasi totalmente interesse verso il cinema e il teatro. Emblematico lo spettacolo di apertura della stagione teatrale con protagonista il premio Oscar Claudia Cardinale, l’evento al di fuori degli abbonati ha registrato appena ventuno biglietti staccati al botteghino. Che dire, davvero un giorno triste per la cultura. Di positivo c’è senza dubbio il polo commerciale sorto alle Mattine che dà sviluppo e lavoro a tante persone anche se, inutile nascondersi, non fa altro che alimentare la crisi che il centro e i piccoli negozi stanno vivendo negli ultimi anni. Insomma Agropoli vive un momento difficile, l’amministrazione potrà negarlo ma invece è così, nascondere le difficoltà in questo momento potrebbe essere davvero una scelta sconsiderata. Agropoli va salvata, forse c’è ancora tempo, ma occorre, urgentemente, un cambio di rotta sia da parte dell’amministrazione che da parte dei cittadini.
Trending
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025
- Modelli internazionali per combattere lo spopolamento delle zone interne del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni
- 30 milioni alle scuole carcerarie, un emendamento alla Legge di Bilancio di Italia Viva