La stampa si conferma un mezzo unico per la sua capacità di trasferire valori e credibilità alla comunicazione pubblicitaria, avendo in comune con il proprio lettore una condivisione valoriale di base. La pubblicità trova quindi nelle testate un potenziamento e una cassa di risonanza che ottiene un’attenzione e una prossimità uniche, beneficiando della predisposizione positiva da parte del lettore che si traduce spesso in comportamenti attivi di propensione all’acquisto. La valorizzazione della pubblicità deriva, appunto, dalle affinità tra investitori, testate e lettori, frutto di un circolo virtuoso di selezione reciproca, rafforzata da una fruizione prolungata e profonda.
Nell’universo della comunicazione polverizzato, la stampa trasferisce credibilità e rappresenta per il lettore la ricerca di senso e l’aggancio al reale e la stessa autorevolezza si trasferisce anche alla pubblicità.
AudiPress ha diffuso i risultati della ricerca realizzata da Audipress (http://audipress.it/pubblicati-dati-della-nuova-indagine-audipress-2017i-introdotta-la-single-source/) I risultati mostrano come il pubblico dei lettori continui a riconoscere affidabilità, professionalità, qualità degli approfondimenti e serietà della stampa a pagamento, apprezzandone la funzione di garanzia nel controllo delle fonti.
Secondo la ricerca la stampa si conferma un mezzo unico per la sua capacità di trasferire valori e credibilità alla comunicazione pubblicitaria, avendo in comune con il proprio lettore una condivisione valoriale di base. La pubblicità trova quindi nelle testate un potenziamento e una cassa di risonanza che ottiene un’attenzione e una prossimità uniche, beneficiando della predisposizione positiva da parte del lettore che si traduce spesso in comportamenti attivi di propensione all’acquisto. La valorizzazione della pubblicità deriva, appunto, dalle affinità tra investitori, testate e lettori, frutto di un circolo virtuoso di selezione reciproca, rafforzata da una fruizione prolungata e profonda.
L’indagine ha approfondito il rapporto fra lettori e testate quotidiane e periodiche, il cui ruolo è cambiato nello scenario degli ultimi anni, in cui il pubblico selezionato e qualificato dei lettori è diventato sempre più autonomo, ma anche esposto ad un’iper-offerta di contenuti, piattaforme e media. Proprio questa enorme disponibilità di informazioni valorizza il brand editoriale agli occhi dei lettori: il confronto con altre fonti rivela il valore aggiunto offerto dalle testate, attraverso una relazione ricca, significativa e appagante che consente di inquadrare la realtà in un perimetro di senso. Tale relazione con le testate appare sempre più forte perché radicata nei bisogni del lettore/consumatore: sia come rassicurazione e rispecchiamento identitario, sia come dote necessaria per affrontare la complessità della vita attuale.
La ricerca evidenzia che la modalità di fruizione della stampa garantisce un potenziale di attenzione molto maggiore rispetto ai mezzi digitali. La sfida di chi produce contenuti è saper cogliere questo potenziale.
Anche il tema delle “fake news” è emerso con grande evidenza da questa indagine. All’atteggiamento di incertezza e diffidenza manifestato nei confronti della rete, a causa dei tanti episodi di non corretta informazione, fa da contraltare il riconoscimento di una rinnovata autorevolezza attribuita ai contenuti veicolati dai brand editoriali.
Cresce l’importanza del brand editoriale come punto di sintesi di un sistema di comunicazione multicanale, alimentato dalle testate e capace di raggiungere i diversi punti di accesso (siti, pagine social, eventi).
Infine, anche il governo, grazie all’impegno assunto e rispettato da parte del ministro Luca Lotti, corre in “aiuto” della stampa con un incentivo fiscale dato alle aziende se incrementano l’investimento in pubblicità sui giornali quotidiani e periodici rispetto all’anno precedente (rispetto al 2017, nel 2018, da giugno in avanti).
Scheda
Secondo i nuovi dati Audipress, l’81,4% della popolazione italiana (14 anni e oltre) negli ultimi 30 giorni si è informata leggendo almeno un titolo stampa, quotidiana e/o periodica, attraverso il supporto cartaceo e/o digitale. I quotidiani superano 26 milioni di letture ogni giorno (per 17.367.000 lettori), mentre nel comparto periodici, ogni settimana si raggiungono quasi 25 milioni di letture per le testate settimanali (per 14.990.000 lettori) e ogni mese si superano i 24 milioni di letture anche per le testate mensili (per 13.642.000 lettori).
Per l’edizione Audipress 2017/I sono state eseguite 56.141 interviste personali su un campione rappresentativo della popolazione italiana di 14 anni e oltre, condotte con il sistema CAPI Doppio Schermo, lungo un calendario di rilevazione di 37 settimane complessive, dal 4 aprile 2016 al 26 marzo 2017.