Racconti brevemente la storia del sito web di informazione nel quale opera
Era il 2006 quando un gruppo di amici decise di aprire un portale turistico e informativo sulla città di Agropoli. Con il tempo, e nonostante la testata avesse una connotazione ben precisa, ci siamo interessati anche dei paesi limitrofi fino a raggiungere tutto il territorio cilentano. Tre anni fa abbiamo optato quindi di cambiare la testata da InfoAgropoli in InfoCilento. Negli anni, il sito è stato arricchito anche da una web radio, la prima nel Cilento, e una web tv.
La Sua è una testata registrata presso un Tribunale?
Certo, non potrebbe essere altrimenti. Siamo un giornale e non un blog d’informazione, la maggior parte della redazione è composta da giornalisti con ampia esperienza su testate cartacee locali (ad oggi circa venti collaboratori). Rispondiamo all’Ordine dei Giornalisti e al codice di autoregolamentazione vigente.
A chi si rivolge e qual è il territorio di riferimento?
Si rivolge ad un’utenza che va dai 15 ai 65 anni, anche se questo dato può variare nel tempo. Il territorio di riferimento comprende il Cilento, il Vallo di Diano, il Golfo di Policastro e gli Alburni. Per le notizie di cronaca o per i casi più eclatanti diamo particolare attenzione anche alla Provincia di Salerno e alla Regione Campania.
Ci dia un po’ di dati e numeri relativi alla fruizione e alla diffusione nel territorio del Parco Cilento Diano e Alburni, in Italia e all’estero.
Ad oggi InfoCilento ha una media di cinquecentomila accessi unici al mese e quattro milioni e mezzo di pagine viste. I nostri lettori provengono per gran parte dal territorio provinciale e regionale. Tuttavia, registriamo anche una buona percentuale di utenti che ci seguono dal Nord Italia e dell’estero. Molto spesso riceviamo feedback da parte di lettori che ci riconoscono un importante ruolo di contatto con il proprio territorio d’origine. Nel complesso, gli accessi dall’estero o fuori dai confini regionali rappresentano circa il 20%. Questa estate abbiamo raggiunto un importante traguardo: ci siamo collocati tra i primi mille siti in Italia per numero di visite.
Vi sostenente solo con la raccolta pubblicitaria o avete altre fonti che vanno ad integrare le risorse necessarie a vivere?
Da pochi anni abbiamo affidato la concessione pubblicitaria ad una società esterna; l’aspetto commerciale non è mai stato il nostro forte. Da un paio di anni, però, abbiamo ripreso il progetto “Qwerty Comunicazione”, pensato per la gestione degli uffici stampa di enti pubblici e privati: i risultati sono stati lusinghieri.
Siete associati ad altre testate in un network nazionale o regionale?
Abbiamo preferito mantenere la nostra autonomia, evitando collegamenti con altri network. Offriamo però di tante piccole collaborazioni. Fungiamo ormai da agenzia stampa fornendo a testate locali e nazionali molte notizie, alcune riprese integralmente. Accade spesso che giornali e telegiornali blasonati ci richiedano video, foto e articoli. L’informazione è ormai una rete di collaborazioni al di fuori della quale non si può più lavorare.
Cosa intravede nel futuro dell’informazione nel suo settore?
Sicuramente maggiore professionalità e specializzazione; ormai i lettori chiedono maggiore celerità. La vita di una notizia si è accorciata notevolmente: dopo soli cinque minuti è vecchia. Questo va a discapito delle testate cartacee che, per correre ai ripari, incrementano di giorno in giorno la propria presenza on line. Ovviamente è necessaria una regolamentazione del settore che oggi manca per il web. Il rischio è che sempre più persone si improvvisino giornalisti e che si assista ad aperture indiscriminate di blog e siti di informazione. Esistono poi testate che si limitano ai “copia-incolla” o alla divulgazione di fake news che rappresentano un danno per chi, come InfoCilento e tanti altri organi d’informazione, è dotato di una redazione che tenta di lavorare con serietà, perseguendo principi dell’onestà intellettuale e della deontologia professionale. Una testata giornalistica può definirsi tale se è capace di procacciarsi notizie che aderiscano ai criteri dell’esclusività e della veridicità.
Concluda lei questa breve intervista con una valutazione sulla situazione economica e sociale in cui si trova l’area Parco.
Il Parco è stato sempre considerato un volano per l’economia del territorio di riferimento. Nonostante la presidenza di Tommaso Pellegrino e nonostante le tante attività promosse, l’economia stenta a decollare. Per dirla con un paragone a me caro, il Parco è una Ferrari con il motore di una Cinquecento. Rimaniamo isolati, lontani dalla vera economia, quando potremmo e dovremmo esserne colonna portante.