Come in un gioco di rifrazioni e specchi, il Monte Chianiello taglia in due i riflessi speculari della valle: da un lato l’universo d’oasi di Felitto, dall’altro quello misterioso di Monteforte Cilento. Il Monte Chianiello non è un gigante minaccioso e materno che cinge lembi di terra, ma è una presenza/assenza dal profilo raddolcito e mitigato. Non a caso, etimologicamente, deriva dall’aggettivo latino “planus”, e ciò conferisce ulteriore dolcezza alla sua forma smussata, imponente ma non monumentale, che sovrasta una pioggia di paesi. Quali sono i paesi nelle vicinanze del monte? Il monte Chianiello si trova a nord-est di Monteforte Cilento, a nord-ovest di Capizzo e a ovest di Felitto, passando per Magliano Vetere, e ha un’altitudine di circa 800 metri. Non è un monte “invadente”, nel senso che la sua presenza non è una costante ossessiva nella mente degli abitanti, ma conferisce quell’aura di frescura e di spirito di montagna ai paesi che lo costellano. Molto strano il rapporto dei suoi paesi col Monte Chianiello, giacché ci troviamo in un’area della Valle del Calore misteriosa, chiusa quasi a riccio nel suo mistero di entroterra e punteggiata da fiumi, sorgenti e gole del calore che intagliano la natura come rughe profonde, e il monte conferisce quel tocco di drammaticità e mistero che rende questa zona sempre più complessa da definire. Non siamo in altissima montagna, ma gli scorci paesaggistici hanno il sapore dell’aria purissima e rarefatta delle baite, non siamo vicino al mare eppure abbiamo la freschezza e lo scroscio dei fiumi per ristorarci, non siamo un popolo prettamente montanaro eppure il Monte Chianiello ci scruta e ci sovrasta. Alle sue pendici, trova ambientazione un’attività di allevamento, in special modo di capi di bestiame, conigli, polli e maiali. Il bosco del monte Chianiello, nei pressi di Monteforte Cilento, è impreziosito da una foltissima macchia mediterranea (leccete, cerri e roverella), querce, castagni e rocce dure e aspre. Per quanto riguarda il trekking, vi sono molte interessanti possibilità: non mancano le possibilità di concedersi un’avventurosa esperienza immersi nella natura più incontaminata e anche alquanto sottovalutata e calcata poco dai piedi umani.
Famosissimo è infatti il cosiddetto circuito del Monte Chianiello, che parte proprio da Monteforte: si parte infatti dal sentiero delle dee di roccia per inerpicarsi sulla particolare cresta del monte, seguendo le pochissime tracce, costituite perlopiù da bandierine segnaletiche rosse e bianche; una volta arrivati sulla cima del monte Chianiello, un ampio ventaglio di bellezze delizierà lo sguardo.
Le Gole del Calore felittesi si apriranno in tutta la loro selvaggia bellezza e particolarità, sarà possibile osservare anche il monte Vesole, la catena degli Alburni e il Monte Cervati.
Dalla cima del Chianiello si scorgono anche il monte Gelbison da un lato e il bacino dell’Alento e un lembo visibile del mar Tirreno dall’altro; percorrendo la strada che congiunge Roccadaspide con Monteforte, sarà possibile raggiungere una suggestiva grotta.
Non mancano aree di ristoro e picnic, per poter godere al massimo delle possibilità di scorci mozzafiato e aria pura che solletica e delizia i polmoni.