Il palmares dell’Amira Paestum, l’associazione che raggruppa i più bravi maître della provincia di Salerno, si arricchisce di un nuovo prestigioso trofeo. Al Bellavista Club di Gallipoli (LE), il 24 ottobre, Michele Girardi ha conquistato il titolo nazionale di “Maître dell’Anno 2017”. A contendersi la vittoria sono giunti, nella bellissima cittadina pugliese, 10 professionisti provenienti da altrettante sezioni nazionali dell’Amira. Si è arrivati alla finalissima dopo un’attenta selezione che prevedeva una serie di severe prove professionali. Il compito dei partecipanti, nell’ultima tappa del concorso, è stato quello di trinciare un pollo in sala e con lo stesso prepararci una ricetta flambé inedita con l’abbinamento di un vino. In più, quest’anno, i concorrenti sono stati sottoposti ad una prova scritta sulle conoscenze professionali e ad una prova orale su 2 lingue straniere a scelta tra inglese, tedesco e francese. Una competente giuria presieduta dal Cav. Claudio Recchia, cancelliere dell’Ordine dei Gran Maestri della Ristorazione dell’Amira, ha dovuto valutare la tecnica professionale, il gusto e la presentazione del piatto, l’abbinamento vino-cibo (presentazione, stappatura e esame organolettico del vino). La ricetta che ha permesso al nostro Michele Staveley Girardi Falcone (questo il suo nome completo) di conquistare l’ambito titolo è stata: “Straccetti di pollo flambé allo zafferano con granelle di nocciole croccanti, brunoise di peperoni su vellutata di cime di rapa” e, naturalmente vi ha abbinato un vino cilentano, il Valmezzana 2016 Cilento Dop delle Cantine Albamarina di Palinuro. Per la cronaca, al secondo posto si è classificata la maître Silvia D’Ilario della sezione Amira Piemonte Orientale, con il piatto “Pollo arrosto alla Piña Colada Flambé”, mentre il gradino più basso del podio è stato conquistato dal maître Ivan Mancini della sezione Ticino-Lugano con il suo “Chicken Mojito”. Gli altri sette partecipanti provenivano dalle sezioni Amira di: Milano Laghi, Venezia, Puglia Bari (delegazione Salento), Chianciano Terme, Sicilia Occidentale, Ragusa Barocca e Romagna. La vittoria di Michele Girardi, titolare e maître del Ristorante “L’Uorto” di Policastro Bussentino, è stata nettissima. Capita raramente in occasioni del genere, ma il suo primo posto se lo aspettavano tutti, spettatori e avversari. Conoscendolo bene, sicuramente Michele si è preparato da mesi con la grande pignoleria che lo contraddistingue. Basta andare nel suo “Uorto”, che gestisce con l’amico Pasquale Lamoglie, per vedere come sono guidati i camerieri. Tutti in divisa pulita e ordinata, ben rasati, sorridenti e cordiali con tutti i clienti. Direte voi che è una cosa normale, ma sappiamo bene che il più delle volte non è così. Dopo la sua vittoria a Gallipoli, un suo cliente commentava su Facebook: “successo meritato per la tua professionalità, nel tuo ristorante sembra di stare in un cinque stelle!”. Ci sono stato più volte e posso confermare che è semplicemente la verità. L’Amira Paestum non è nuova a successi del genere. Nel 2014, a Montegrotto Terme, nello stesso concorso conquistò il primo posto con Maurizio Calabrese e nel 2015, a Peschiera del Garda, si classificò al 2° posto, ancora una volta con Michele Girardi. Nel solo 2017, i nostri maîtres, a febbraio, hanno vinto il “2° Trofeo Expo Hotel Riva del Garda A.M.I.R.A. – A.S.P.I”, ancora con Maurizio Calabrese e nel mese di marzo la squadra di Paestum ha ottenuto a Grado, il 2° posto assoluto nel concorso “Le donne nell’arte del flambé” con le bravissime Francesca Caruccio, Marika Ferrazzano e Chiara Audino, allieve del rinomato istituto alberghiero “I.I.S. Ancel Keys” di Castelnuovo Cilento e, naturalmente socie Amira nella categoria giovani. La vittoria di Gallipoli mette il sigillo ad un anno da incorniciare per la “nostra” sezione Amira. Ne approfittiamo per raccontarne brevemente la storia: inaugurata a maggio del 1994 per volontà dei soci emergenti dell’epoca (Diodato Buonora, Francesco Grippo, Giuseppe Sabetta e Antonio Rotondaro), che da sempre hanno creduto in questa professione, tanto che ne hanno fatto una loro ragione di vita. Nel corso degli anni si sono sempre distinti per la loro professionalità, organizzando eventi e manifestazioni che sono serviti a portare il nome di Paestum in giro per l’Italia. Da quattro legislature un socio “pestano” detiene la carica di vice-presidente nazionale, tre con chi scrive e una con Antonio Rotondaro, maître del Grand Hotel San Pietro di Palinuro. Sempre chi scrive è, dal 2004, il direttore responsabile di “Ristorazione & Ospitalità”, organo nazionale ufficiale dell’associazione. Non è poco se pensiamo che Paestum è l’unica sezione italiana che porta il nome di una frazione, mentre in tante sono conosciute con il nome della regione. A Paestum sono stati organizzati a livello nazionale: 2 consigli, 1 assemblea, 1 finale e 2 semifinali del concorso “Maître dell’Anno”. Mentre in campo nazionale la storia dell’Amira è iniziata nel 1955 al Savini di Milano ed attualmente conta una cinquantina di sezioni tra Italia e estero. È l’unica associazione di categoria ad avere ottenuto il Riconoscimento Giuridico e i suoi obiettivi principali sono: valorizzare la professione e la figura del maître, tutelare la professionalità dei propri iscritti, curare direttamente la preparazione e/o l’aggiornamento professionale dei soci, svolgere ogni attività atta a promuovere la conoscenza del servizio, della cucina italiana, dei nostri vini e dei prodotti tipici italiani in generale, in Italia ed all’estero. Tornando a Paestum, il direttivo di sezione è felicissimo del successo di Michele a partire dal Vice Presidente Nazionale Antonio Rotondaro (che ha accompagnato il partecipante a Gallipoli) e al fiduciario di sezione, il maître Raffaele Longo dell’Hotel Le Palme (assente a Gallipoli per motivi professionali), ed è lui che bisogna contattare per avvicinarsi all’associazione, per iscriversi o altro (338 485 8814). Intanto, gli “amirini” pestani saranno numerosi ad Ischia per il 62° Congresso Nazionale Amira che si terrà a fine novembre. Bravi, continuate così.
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