Forza, indipendenza, coraggio, libertà e solidarietà sono le parole che si associano bene alla funzione e agli obiettivi del centro antiviolenza “Aretusa” di Atena Lucana a un anno dalla sua apertura. E “La forza delle donne” è il nome della serata di sensibilizzazione a sostegno delle donne in uscita dalla violenza organizzata venerdì 20 ottobre all’auditorium comunale. Capacità di ascolto e ferrea volontà di schierarsi dalla parte delle donne sempre più vittime di amori malati che non hanno nulla in comune con l’amore vero. Ottanta sarebbero i casi seguiti negli ultimi mesi. La giornalista Filomena Chiappardo ha introdotto diversi saluti tra i quali quello di Elisa Ercoli la presidente dell’associazione Differenza Donna Ong, del sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone, del responsabile del Piano di Zona S10 Antonio Florio, del presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino. “Si festeggia un anno di attività del centro Aretusa, una struttura legata a un finanziamento regionale avviato l’anno scorso proprio in questi giorni – dice Florio – in quest’anno è stato molto importante quanto svolto dalle operatrici in termini di accoglienza e in termini di attività legate anche ad allontanamenti dovuti a maltrattamenti. In qualità di Piano di Zona seguiamo molto il lavoro legato ai centri che si occupano di violenza di genere al punto che stiamo costruendo insieme a loro dei percorsi di integrazione con progettualità che vanno al di là del centro stesso come i tirocini formativi per donne in carico al centro antiviolenza ma anche attività di accompagnamento al mondo del lavoro qualora una donna ne avesse bisogno”. “E’ un atto di civiltà e per questo motivo abbiamo creduto già l’anno scorso destinando locali per questo importantissimo servizio che ha tanta utenza – dice il vicesindaco Sergio Annunziata – questa battaglia deve essere sostenuta da tutti”. Il problema maggiore sta nel fatto che molte non denunciano la violenza subita perché subiscono il peso psicologico di una simile azione, perché conoscono bene chi sta usando violenza e magari quando decidono è già tardi. Allora è importante parlare di educazione ai sentimenti e sensibilizzare su questi temi. All’incontro era presente anche la responsabile del centro “Aretusa” Katia Pafundi, le operatrici, Tania Esposito presidente della Consulta delle Amministratrici del Vallo di Diano, Lillina Arnone fondatrice della Fidapa sez. di Montesano ma anche tante donne che sostengono attivamente il progetto. Combattente, Nessuna conseguenza, A modo Tuo sono solo alcuni dei brani cantati invece da Mariarita De Novi, Maria Carmela Bruzzese, Maria Pia Papaleo e Giulia Lamboglia hanno recitato alcuni monologhi. “Fare rete è uno degli elementi principali per poter risolvere ma poter dare risposte ai nostri territori – dice Anna Petrone consigliere di parità – fare rete con le associazioni e le istituzioni è fondamentale. Il nostro obiettivo è dare risposte concrete alle donne e dobbiamo creare in primis un mercato del lavoro”.
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