Caro Renato, è questa l’arte a cui mi voto e mi rimando e che ritrovo nelle sue radici antiche qui fra le opere del tuo Neoespressionismo, dove passeggiando fra le tue “rovine” di templi, colonne e capitelli, vedo abitare la nobile ed antica città di Paestum .Una città che ci appartiene e che ci tiene vivi e presenti e ci guadagna per la sua bellezza ai suoi quanti e tanti secoli di cammino e per la tua arte,vedo in processione di baccanti e satirelli venir verso di me il Dio antico che danzando in bilico sul Caos ci chiede di sottrarre e sono i tuoi templi, le tue solitarie colonne i segnali ed i moniti più alti ed io son con te e con chi,come te, con gli antichi ceramisti sottraggono da sempre all’argilla le loro figure rosse tramandandoci di quella antica, nostra, civiltà greca, di quando i Numi erano nei Nomi custoditi e nei Nomi tramandati si onorava il Padre chè alto era allora e considerato il cammino delle stelle in armonia con il moto della terra e tutto, ogni cosa aveva nell’uomo il suo posto e avanzava con la bellezza in pace il mondo e la nostra pestana amata“chora” !
Il tuo breve ciclo, maestro, che il critico d’arte, tuo fratello, Aldo Carrozza, ha, con sottile assegnazione titolato del Neo-Espressionismo è veramente creativo e mi rapisce e vale e mi avvalora non solo per te la tecnica della sottrazione che delle quattro operazioni come decreta di Jonesco la “Lezione” è la regina ma anche per il messaggio etico che emana!
E poiché con Aldo, mi piace con il tuo nome di giocare, plaudo ancora una volta a questa per te “Rinata” antica tecnica e come ieri di Phyton e di Assteas il gran talento arricchì di Paestum la bellezza così tu, oggi, Renato, hai ,con il tuo talento di Roccadaspide arricchito la sua bellezza e… non mai più si gonfi la tronfia somma che ingrassando come del gran Basile la proverbiale “pulce” dovrà scoppiare, ma rimetta e cessi la sua arroganza chè con la Bellezza non sarà la superba addizione a salvare il mondo ma la povera e umile sottrazione !
La tua perpetua, fertile, dinamica ricerca delle idee e del linguaggio, io so, maestro, che è antica e che cresce continuamente e con il bel Catalogo che Aldo ha curato io tutte l’ho seguita e per il tuo, in elenco, primo Realismo Composto sono passato per poi attraversare con te il Naturalismo Lirico e Fluo e il Postmoderno Irriducibile che tentato a sua volta dalla Metafisica In- Out ti ha dato il bel Simbolismo Sintetico che felice del suo ancestrale stato onirico ti ha finalmente consegnato a “quel prolungamento espressionista” che di te, maestro, è la parte mia e che al bello appellativo di tuo fratello, ti laurea davvero “pictor fecvndvs” volto oramai non più “alla pennellata … quanto all’azione convulsa della colorazione” che pronta a dettare con le sue leggi la misura, sarà il vento impetuoso della Hard-Painting a segnare le tue nuove tele e forse (Aldo docet!) solo e solamente per gridare forte al mondo che “la pittura non è morta” ma simile alla spinoziana “natura naturans” rinasce per ossimoro, e sarai tu, come l’Araba Fenice dalle sue“ceneri”, Maestro con la potenza distruttiva del tuo ultimo gesto, che la farai rinascere chè la … pittura come il grande Federico, l’arte “si addormenterà in una morte segreta ma continuerà a vivere” ora e per sempre!
Nota di Cortesia
Tutto questo è accaduto la sera di sabato 7 ottobre 2017 durante una bellissima serata di arte, di cultura che si è tenuta presso il “Persano Country Club” di Antonio Miniaci che da sempre offrendosi alla cura dell’arte da anni ci regala memorabili momenti di cultura e di vera amicizia!
La serata si è aperta con la molto interessante storia della genesi del famoso motto di Dostoevskij: “La bellezza salverà il mondo” ed è continuata per la presentazione del catalogo dedicato a Renato Carrozza che come sempre mi ha rapito non solo per la grande dottrina di Aldo Carrozza nel rendermi più vicine anche le più lontane esperienze artistiche ma sopra di ogni cosa per la sua grande virtù ermeneutica di“svelare” (è questa la grande missione dei critici d’arte!) quello che altrimenti ci rimarrebbe nascosto ovvero il profondo, inaccessibile,eterno“mistero” dell’arte!
Felice di essere stato, sabato 7 ottobre 2017, ospite a casa del gallerista d’arte Antonio Miniaci saluto con il mio amico Aldo Carrozza la grande pittura di Renato Carrozza!
Ideata e poi stesa nelle ultime ore notturne di Domenica 15 ottobre 2017