Archiviata la tornata politica di giugno, Agropoli è pronta a ripartire, da palazzo di città Adamo Coppola e la sua squadra e dalle nuove coalizioni gli sconfitti. Dopo le scissioni nel Movimento 5 Stelle, tra le quali quella illustre di Mario Pesca, tocca alla coalizione ABC – Agropoli Bene Comune – perdere pezzi. Si tratta di Emilio Malandrino che era stato uno dei nomi importanti di una delle due liste civiche a sostegno di Agostino Abate. Malandrino, si può dire, tornerà al suo primo amore, ovvero il centro-destra: sosterrà la rinascita e lo sviluppo di Forza Italia, chiaramente forte del nuovo ritorno in politica di Silvio Berlusconi. Malandrino ritorna a Forza Italia dopo averla ripudiata tempo addietro (all’epoca PDL). La conferma della notizia è arrivata dal Coordinatore Provinciale sen. Enzo Fasano: “Conoscendo l’entusiasmo e le capacità di Malandrino siamo sicuri che anche se in una realtà non semplice come quella di Agropoli Forza Italia saprà tornare protagonista”. Alle parole di Fasano si aggiungono quelle dello stesso Malandrino che inizia a svelare piani e protagonisti della nuova squadra di Forza Italia: “Come sempre – dice Malandrino – mi adopererò, con tutta la mia consueta passione e le mie energie a ricostruire una aggregazione di donne ed uomini forte, rigorosa e consistente sul territorio capace di guardare alla politica con spirito di servizio e dedizione verso la cosa pubblica, riaffermando quei valori di democrazia e libertà da cui il nostro Partito è nato ed a cui, oggi più che mai, si ispira”. A coadiuvarlo una vecchia conoscenza del centro destra agropolese: Gianluigi Giuliano, rappresentante e fondatore di Forza Italia ad Agropoli e già Consigliere Comunale. “Insieme a lui ed ai simpatizzanti ed militanti storici, comporremo l’organigramma del direttivo e della squadra dirigente che guiderà il percorso del gruppo. Siamo certi che riprenderemo le battaglie portate avanti in questi ultimi anni in Consiglio Comunale e non solo, con particolare riferimento all’ultimo decennio ed allo scorcio della ultima Consiliatura, dove tanti e forse troppi sono stati i problemi e le criticità da noi evidenziati a cui ancora non sono pervenute risposte esaustive ed adeguate”.
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