Il 12 settembre 2017 alle ore 18.30, nel Salone del Ristorante Bufalo Grill, in contrada Bisigliano a Colliano, è stato presentato il libro “Il Cilento in Australia” di Gina Chiacchiaro e Bartolo Scandizzo.
Precedentemente il Sig. Romano Gizzi di Colliano (amico degli autori), mi ha fatto dono del testo, che ho letto con tanto amore e interesse, pregandomi di non mancare alla presentazione del libro.
Ho potuto essere presente all’appuntamento, desideroso di conoscere Gino e Bartolo e salutarli cordialmente. Sono presenti il Sindaco di Colliano Ing. Adriano Goffredo, Alessia Feniello giovane Assessore alla Cultura, Vincenzo Luciano responsabile del PD di Salerno, Antonio Marino Direttore della Banca di Aquara. Ospiti di onore i coniugi collianesi Antonia e Franco Di Lione, emigrati in Australia intorno al 1960 e a seguirli tanti altri collianesi. Ora sono qui in vacanza circondati da tanti parenti e amici e hanno raccontato un pezzo della loro esperienza. Numerose sono le persone presenti e si crea subito un bel clima di famiglia.
Gina e Bartolo nel 2014, nel mese di luglio, sotto il caldo, intraprendono il cammino a piedi a Santiago di Campostela. Questo cammino certamente li ha collaudati interiormente e li ha rafforzati a guardare avanti nella stessa direzione con occhi nuovi. Con questo spirito hanno affrontato per due mesi, gennaio e febbraio 2017, il viaggio in Australia per come dicono: “Affondare le mani per scavare alla radice della vite dell’umanità che li plasma … e da far rivivere almeno un po’”. Già nel 2003 hanno fatto un viaggio in Australia, da tanti amici e parenti, ma come turisti.
Gina e Bartolo raccontano che questo viaggio è stato diverso. Hanno fatto un’esperienza di attraversamento di storie e fatti, recuperando memorie magari marginali ma fondanti di nuove realtà e creatività nella terra di Australia. Raccontare il viaggio in forma scritta è stata un’intuizione geniale. Hanno saputo restituirci la bellezza e profonda verità dei luoghi che hanno attraversato. Hanno attraversato sei grandi città dell’Australia, hanno ascoltato e incontrato parenti amici cilentani di diverse generazioni e, attraverso i loro racconti e le loro testimonianze, hanno tradotto il racconto nel linguaggio verbale moderno, dando visibilità e identità a queste comunità di emigranti. In fondo questa è anche la via maestra per conoscere meglio sé stessi.
L’Australia, giovane nazione, apre le frontiere e, negli anni ’50 i primi ad arrivare da emigranti furono alcuni prigionieri italiani che gli inglesi avevano deportato in Australia e a fine guerra rientrati in Italia. Si apre una corsia preferenziale e famiglie intere del Cilento varcano l’Oceano. Gina e Bartolo ci fanno conoscere queste famiglie di prima, seconda e terza generazione, come parte integrante del sistema economico, sociale e politico dell’Australia. Sono famiglie serene e piene di gioia che hanno rinunziato a ciò che è meno importante per raggiungere ciò che conta di più che è l’unità della famiglia, l’onestà, il perdono, la modalità di educare i figli, la paternità responsabile, il lavoro gratificante, l’amore misericordioso, il rispetto e la maturazione della libertà di coscienza per scoprire una direzione morale che Dio stesso chiede nella complessità concreta qui ed ora dei propri limiti. Tutti abbiamo un segreto nel cuore e non è facile tirare fuori alcune cose dal cuore delle persone. Il racconto libera le persone, esiste un’altra forma di libertà, quella di essere sé stessi.
Gina e Bartolo questa sera ci hanno comunicato tanto amore e solo l’amore riesce a sopravvivere. Nella Cattedrale di Sidney si sono inginocchiati e hanno pregato. Questo amore può essere chiamato Padre Nostro “o Dio”. Bisogna aiutare l’uomo a dire fino in fondo quello che vuole esprimere e che possa farlo solo se mosso da sincerità.
Grazie a Gina e Bartolo e a tutti gli amici.