Si rischia di apparire lamentosi, di ripetere come un mantra le solite cose, di dare un’idea nostalgica e sognatrice dei fatti tramite le parole di sdegno e rabbia che – da cittadini prima e da membri del Comitato per la riattivazione della ferrovia Sicignano-Lagonegro poi – vengono fuori osservando con attenzione l’attualità. Non sarà sfuggita la visita del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel Vallo di Diano, per la precisione a Polla.
Nella speranza che attraversando il centro pollese gli cada l’occhio sul binario ricoperto d’asfalto e sulla stazione ferroviaria, l’apprezzabile incontro per parlare di un problema cruciale come la Sanità è forse un punto di partenza che deve avere un seguito anche per altri ambiti. La salute prima di tutto, per cui il Comitato sottolinea per fugare ogni equivoco che la presenza del Presidente per parlare di ospedali e questioni sanitarie, è fondamentale. Il Vallo di Diano, però, ha anche altre problematiche di cui si dovrebbe discutere. Se nelle dichiarazioni ormai diventate leggendarie Vincenzo De Luca dava quasi per scontata la facilità di riaprire la Sicignano-Lagonegro, a due anni dalla sua elezione non solo è la prima volta che il Presidente visita il Vallo di Diano, ma in più non ha mai recepito le istanze del Comitato in merito alla mobilità, ai trasporti, e alle ferrovie. Il Comitato approfitta della sua presenza nel Vallo per ricordare che c’è una ferrovia da riaprire, richiedendo un confronto proficuo e fattivo che non si riveli l’ennesima aleatoria dichiarazione di disponibilità. La Regione Campania non ha un Assessore ai Trasporti, le deleghe sono nelle mani di De Luca che molto ha fatto con la riapertura della tratta Avellino-Rocchetta S.Antonio (in Puglia) a fini turistici e della ferrovia Pietrelcina-Benevento. Riguardo alla Sicignano – Lagonegro, zero assoluto: il Vallo non esiste, anche se i cittadini valdianesi pagano le tasse e sono alla pari del resto della Campania. Siamo in prossimità della scadenza dei termini per l’inserimento della ferrovia Sicignano-Lagonegro nel decreto del Ministro dei Trasporti, in applicazione della legge sulle ferrovie turistiche: un passo minimo per una tratta che ha ben altre potenzialità, e che pure si rischia di non fare. Il Comitato auspica dunque che De Luca torni nel Vallo per affrontare le altre problematiche, dall’agricoltura al turismo, passando per i trasporti (dei quali detiene la delega) e che dia risposte concrete ai cittadini impegnandosi in prima persona – come del resto sembrava di intuire nelle dichiarazioni radiofoniche reperibili su youtube – per far rivivere la Sicignano – Lagonegro almeno come linea turistica. Nella speranza che il Presidente ci ascolti, vogliamo credere che questo ennesimo appello non cada nel vuoto.