In data 6 aprile 2017 la Giunta comunale di Franco Alfieri , con delibera n. 102, ha adottato il nuovo Piano Urbanistico Comunale. Un atto decisivo nell’iter di approvazione dello strumento urbanistico che sostituirà il vecchio Piano di Fabbricazione del 1972. “Con l’adozione del Puc – disse il sindaco Franco Alfieri – si avvia a conclusione un percorso amministrativo frutto di un lungo e complesso lavoro di attenta analisi del territorio. Agropoli, dunque, si doterà di un moderno strumento di pianificazione urbanistica. Dopo oltre 40 anni, andrà in archivio il Piano di Fabbricazione del 1972. Un traguardo importante per la nostra città che ora può guardare al suo sviluppo futuro in un quadro definitivo e nel rispetto di precisi criteri così come previsti dalla legislazione regionale in materia”. Il PUC, da come si legge dalle parole dell’ex sindaco, era davvero atteso da tantissimo tempo e inoltre il vecchio Piano di Fabbricazione ha rovinato Agropoli il paesaggio di Agropoli con alcune concessioni edilizie troppo invasive per il panorama cittadino. Il nuovo, invece, avrà come obiettivi quanto si legge: “Il Piano Urbanistico Comunale (PUC) della città di Agropoli, definisce un quadro strategico organizzato in tre obbiettivi generali, a loro volta, suddivisi in linee strategiche e azioni che persegue agendo con misure ordinarie (regole) e/o con il ricorso a progetti strategici:
– Tutela e miglioramento della matrice ecologica,
– Riorganizzazione e rafforzamento dei sistemi infrastrutturali e ricettivi,
– Riqualificazione urbanistica e paesistica per il miglioramento della fruizione sociale e turistica”.
In sostanza il nuovo provvedimento può essere diviso in quattro aree, ognuna fulcro vitale del tessuto cittadino. Una delle modifiche più importanti dovrebbe arrivare nella zona dello scalo ferroviario. La congestione di autovetture dovrebbe essere risolta creando un nuovo accesso diretto alle aree ferroviarie direttamente dalla superstrada utilizzando le aree dismesse per lo scambio merci. Sempre nella stessa zona una nuova area per i pendolari collegando via De Gasperi e alleggerendo il traffico sul lungomare. In questo modo la stazione ferroviaria diventerebbe sempre più la “porta” terrestre della città sia per i visitatori che per i residenti. Importanti modifiche al porto: attualmente il porto di Agropoli vanta già un gran numero di posti barca, per dirla in maniera semplicistica, che assicurano una notevole disponibilità per i natanti. Molte imbarcazioni però sono di stanza stagionale, con bassa incidenza sull’economia turistica. L’obiettivo futuro invece prevede un potenziamento dell’attività turistica complessiva dotato il porto di strutture ricettive e di servizio come ristoranti e negozi in aggiunta a nuovi servizi nautici, senza tuttavia configurare una enclave segregata e privatizzata, ma mantenendo ampia accessibilità per costituire il luogo centrale del quartiere occidentale. Questo carattere di luogo collettivo si potrà rafforzare con la predisposizione di siti per gli spettacoli all’aperto. Perciò il progetto non potrà non considerare, oltre all’area portuale in senso stretto le aree circostanti atte ad ospitare gli impianti e i servizi necessari, nonché le modificazioni prevedibili per la viabilità e i trasporti d’accesso. Altro luogo principe della città è il lungomare San Marco, e anche questo non sarà esente da modifiche con il nuovo PUC. C’è da ricordare, inoltre, che il lungomare ha già visto un’importantissima operazione di ripascimento duramente il mese di giugno. Un’azione che, nonostante qualche problema iniziale, può considerarsi riuscita, forse, oltre le aspettative. Le altre modifiche invece possono essere sostanzialmente divise in quattro sezioni: ricostruzione del tessuto urbano lungo la passeggiata lungomare con una concentrazione unitaria dei profili, degli affacci al piano terra, degli accessi alle spiagge, delle utilizzazioni turistiche e ricettive, anche mediante calibrate densificazioni atte a dar spazio alle dotazioni di spazi, standard e servizi pubblici carenti; riqualificazione della passeggiata lungomare fino alla foce del Solofrone ampliando gli arenili e migliorando i servizi per la balneazione, potenziando l’apparato vegetale; introduzione di infrastrutture ed attrezzature per servizi complementari alla balneazione, per lo sport, il divertimento e la cura del corpo, la ristorazione e il tempo libero, la fruizione del mare e degli sport nautuci; riorganizzazione della viabilità, formazione di piazze verdi lungo la passeggiata; ripristino del sistema di connessione ecologica tra il mare e la collina. L’ultima area è quella di Trentova-Tresino, più lontana dall’inglobamento cittadino ma da sempre di grande interesse per tutta la cittadinanza. Qui il nuovo PUC ha previsto un insieme di operazioni di valorizzazione integrata della fascia costiera tra il porto e la baia di Trentova sulla base di un progetto di intervento unitario (PIU) fondato su un protocollo tra comune di Agropoli, di Castellabate e Parco Nazionale. Il progetto ha l’obiettivo di promuovere e riqualificare la funzionalità e la fruibilità naturalistica della fascia costiera, la riqualificazione urbanista e paesaggistica del contesto territoriale, l’utilizzazione sociale della conca naturale. In particolare si provvederà a migliorare l’utilizzazione balneare della costa, la razionalizzazione e la qualificazione degli accessi, con una nuova sistemazione dei parcheggi. Il progetto prevede anche la realizzazione di servizi pubblici inseriti in un nuovo viale alberato che collega la città alla baia Trentova. Altri obiettivi la realizzazione di una ospitalità diffusa, mettendo in rete una pluralità di risorse al fine di collaborare al rafforzamento dell’offerta ricettiva di Agropoli e il laboratorio di eco archeologia di Pastena che prevede la realizzazione di un laboratorio dedicato a ricerche applicative in campo archeologico insieme all’ente Parco e in collaborazione con la Sovrintendenza col restauro di un edificio storico in località Pastena. Infine la realizzazione di sentieri, percorsi naturalistici e infrastrutture. Di seguito invece tutti i responsabili del nuovo PUC della città di Agropoli.
Il sindaco: Franco Alfieri;
delegato politico istituzionale: arch. Emilio Prota;
Progettista – UTC: ing. Agostino Sica;
Coprogettista: arch. Gaetano Cerminara;
Responsabile del procedimento e dell’ufficio del piano: ing. Agostino Sica;
Responsabile del procedimento valutazione ambientale strategica: geom. Sergio Lauriana.
Consulenze specialistiche –
Urbanistica: prof. Arch. Francesco Domenico Moccia;
ambientale, paesaggistica, naturalistica: prof. Arch. Roberto Gambino;
consulenti ufficio pianificazione urbanistica e programmazione socio-economica: arch. Antonio Elia Sica, ing. Luigi Vaccaro, ing. Michele Infante, arch. Gatto Federica.