Nel 2017 sono tornato a Rofrano più volte. Quasi sempre per accompagnare amici o parenti provenienti da terre lontane per fare una breve visita al paese dei “padri”.
Questi mi ha consentito di riappropriarmi di un luogo che da bambino mi vedeva spesso scorazzare tra le Coste, i ruderi della chiesa della Madonna di Grottaferrata, oggi restaurata, e la chiesa eretta al centro della piazza anch’essa rimessa a nuovo.
Ed è proprio in questa chiesa che, con l’aiuto di Evelina, Mario e Nicola Cammarano ho potuto sentirmi veramente a casa in occasione della presentazione del libro “Il Cilento In Australia”, scritto a quattro mani con Gina. Dopo che Maria Laura, dell’associazione oratoriale, ha presentato Gina e il sottoscritto. Ha preso la parola il sindaco Cammarano per una breve introduzione e un saluto agli intervenuti.
A seguire, Gina ha raccontato lo spirito con cui abbiamo affrontato il viaggio integrando con ricordi personali il racconto della storia di un’avventura durata quasi due mesi nell’altro Cilento.
Insieme a me c’erano anche Joey e Connie Scandizzo e Michele Lettieri. Sono tre dei tanti protagonisti del libro che, con la loro presenza, hanno dato un tocco reality all’evento. Infatti ho cercato di dare un’idea di come abbiamo proceduto nel corso del nostro viaggio quando abbiamo intervistato i nostri interlocutori a casa loro o sui luoghi di lavoro.
I Rofranesi in Australia sono parte preponderante in questo libro per ovvi motivi di vicinanza alla mia famiglia. Infatti, venire a Rofrano è stato emozionante ripescare nella memoria i volti dei miei nonni, Carmela e Bartolomeo.
Tra il pubblico, molte le facce che ricordavano i loro legami con mio padre Giuseppe sia per la presenza di mio zio Nino, Angelina e i loro figli, sia per alcuni suoi amici e coetanei come i fratelli Viterale.
Molte sono state le reazioni anche sul web all’annuncio dell’evento e dopo la sua presentazione sulla pagina FB di Tele Rofrano.
Mi fa piacere qui riportare cosa ha scritto Giuseppe Viterale che è un emigrante a New York:
“Ho fatto appena in tempo per partecipare alla presentazione del libro, Il Cilento in Australia, scritto da Gina Chiacchiaro e suo marito Bartolo Scandizzo. Un libro che ho divorato nel viaggio di ritorno a NY. Di questi tempi non è facile farsi prendere da un libro e leggerlo di un solo fiato. Il merito è soprattutto degli autori che hanno saputo descrivere la vita dei nostri compaesani con una scrittura viva e non noiosa che affascina il lettore. Potete trovare storie di paesani ed amici che portano alto il nome di Rofrano in una terra che 50 anni fa non era così attraente come lo è oggi. Lo spirito di sacrificio dei nostri paesani , la lontananza e quasi l’impossibilità di ritornare in Italia hanno fatto sì che i nostri compaesani esprimessero tutte le loro potenzialità. Per capire il senso di sacrificio iniziale dei Cilentani in Australia, nel libro vi e’ la descrizione di una famiglia di Cannalonga che vendette tutto per emigrare e fu capace di comprare casa in Australia: quindi si emigrava in una terra che non era molto sviluppata. Se l’Australia è quella che è oggi, un grande merito è dei Rofranesi e Cilentani. In conclusione “Il Cilento In Australia” è un libro che raccomando a tutti i Rofranesi.
Viterale mi ha anche fatto una domanda su come chi è partito può aiutare Rofrano a non “morire”.
Gli ho risposto che possono “ritornare”, anche se per poco tempo, a far rivivere le case che hanno lasciato, a scrutare negli occhi, quelli che sono rimasti, ad incitare i loro figli, nipoti e pronipoti a fare un passaggio nella loro storia e, per chi ne ha la possibilità, anche di ristrutturare in modo funzionale ai tempi moderni quelle abitazioni per non lasciarle decadere nell’oblio dell’indifferenza.