Il Ministro Minniti (come si legge sul sito del Ministero dell’Interno) ha approvato, con proprio decreto del 29 maggio 2017, l’assegnazione delle risorse per il finanziamento dei progetti Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) dal 1° luglio 2017 al 30 giugno 2017, agli enti locali che hanno presentato domanda entro il 31 marzo 2017. Il finanziamento gestito dal Dipartimento delle libertà civili e dell’immigrazione è concesso a decorrere dal 1° luglio 2017, è assicurato per un triennio e gli enti locali ammessi al finanziamento sono 99 progetti. L’associazioni dei comuni di Bellosguardo, Sacco e Roccadaspide va a costituire il sesto progetto nell’ambito della rete Sprar, tra i comuni del Cilento e del territorio degli Alburni (gli altri cinque sono Ceraso, Casalvelino, Vibonati, Ottati e Piaggine). Abbiamo ascoltato il sindaco di Roccadaspide, Gabriele Iuliano, per saperne di più e avere delucidazioni circa questo progetto. Il sindaco ci ha ribadito la portata e il respiro nazionale di tale progetto e il suo valore di formula risolutiva in virtù dell’emergenza che perdura dal 2016, e anche i destinatari: serve infatti a gestire i migranti di secondo livello. Cosa significa? Significa che la micro accoglienza mirerà a gestire non i cosiddetti migranti economici, ma coloro che fuggono da guerre, da realtà disastrate e drammatiche e che hanno avuto il riconoscimento dello status di richiedenti asilo e rifugiati. Il prefetto ha sollecitato i comuni circa l’importanza dell’attivazione dei centri Sprar, pena la requisizione degli immobili e delle strutture di alloggio. Il progetto è un modo efficace di rispondere ai crescenti flussi migratori, creando un’integrazione reale e non fittizia, come evidenzia il sindaco; innanzitutto vi è il vantaggio di una gestione controllata e di un’accoglienza concreta, un’integrazione finanziata con fondi europei. Vi saranno figure atte ad accompagnare i rifugiati e i richiedenti asilo, veicolandoli verso l’alfabetizzazione, l’inclusione sociale, scolastica e lavorativa; già dallo scorso anno il sindaco di Roccadaspide ha illustrato in consiglio comunale le condizioni d’emergenza che da tempo falcidiano il territorio nazionale, e tale progetto evidenzia la volontà di farsi parte attiva e di non subire il fenomeno, nonché l’estrinsecazione dell’umanità e della sensibilità ideologica di fronte a problematiche del genere. Finora il processo di accoglienza integrata e condivisa tra Bellosguardo, Sacco e Roccadaspide sta procedendo abbastanza bene: la Cooperativa Tertium Millennium Caritas di Teggiano collabora assieme ai comuni, in un percorso di amicizia e integrazione, e ogni comune, come d’accordo, ha preso in affido la propria parte di rifugiati e richiedenti asilo. I tre comuni hanno espressamente chiesto che i migranti in arrivo fossero famiglie, e nel comune di Bellosguardo si è realizzata una rete di ospitalità diffusa, contribuendo a popolare e ravvivare il borgo,evitando l’addensamento in un solo punto.
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