Già nel 1° consiglio convocato per Martedì 11 luglio 2017, Franco Palumbo marchia con il suo stile i lavori dell’assemblea uscita eletta dalla consultazione elettorale: molte “carote” e qualche “bastonata”.
Le prime sono destinate a chi dovrà lavorare a suo fianco in giunta e in consiglio le seconde a chi “osa” attaccare il nuovo corso.
Saluta e ringrazia i suoi primi tre assessori (per gli altri c’è tempo: le deleghe non assegnate le tengo per me e chi vuole può chiamarmi …). Parole di elogio per, Teresa Palmieri, la primogenita di Antonio, che fa il suo ingresso nell’agone politico con una relazione programmatica in cu elenca i problemi dell’agricoltura e indica soluzioni che non potranno che essere nel medio e lungo periodo.
Parole di apprezzamento Franco Sica, portato in giunta perle su qualità umane e perché ha già fatto bene nei settori a lui affidati.
Parole di stima e di “confidenza” per Giuseppe Troncone messo a guardia de conti futuri e al capezzale dei danni” ricevuti in eredità dal passato prossimo e remoto.
Parole di pace anche nei confronti di Nicola Ragni “bloccato” sulla soglia della presidenza del consiglio da qualche “consiglio” proveniente dei suoi gruppi.
Palumbo incassa, oltre all’appoggio incondizionato della su maggioranza nella quale fanno il loro ingresso i due consiglieri portatagli in dote da Sica (Enzo Franco e Francesco Petraglia), anche da chi resta tra le la assottigliate dell’opposizione come quella dello stesso Ragni e Pasquale Mazza.
La fotografia della situazione attuale la si può registrare al momento del voto sul bilancio consuntivo 2016 che viene approvato con 15 voti a favore e l’astensione di Pia Adinolfi della lista PD che sosteneva Italo Voza.
Sia Troncone che Palumbo, con un gesto coerente al loro stile, si sono caricati sulle spalle il fardello dei conti comunali e, in nome della continuità amministrativa, hanno chiesto alle 13 “reclute” ed ai 3 “reduci” presenti in consiglio di approvale il bilancio.
Palumbo non ha risparmiato una chiosa in merito discolpando Carine Vertullo e l’ufficio, che già lavora alacremente sotto la regia di Troncone, addossando le colpe tutte a quelli che “gli hanno tirato la giacchetta fino a sfilacciargliela riducendola in brandelli”.
Palumbo ha anche promesso che avrebbe fatto una ricerca sulle “regalie” elargite nel corse degli anni che saranno puntualmente denunciate.
Sono tante le promesse fatte in campagna elettorale richiamate durante il primo intervento programmatorio del sindaco ponendo in primo piano il settore turistico sia con interventi immediati sia con l’assicurazione che si dovrà dare risposta alla grande necessità di aumentare i posti letto a Capaccio Paestum. Intanto, a riferito Palumbo, c’è già piena sintonia con il direttore del museo Archeologico d Paestum su come interconnettere l’operatività delle due istituzioni.
Non ha mancato di usare toni forti nei confronti di chi voglia arrivare da “fuori” per fare investimenti in settori ad alto rischio: consentiremo solo agli imprenditori Capaccesi di dotarsi di impianti di produzione di energia elettrica sia di biomasse sia di fotovoltaico. Gli altri sbatteranno contro un “muro”.
Dopo ce tutti i “capigruppo” (uno per ogni lista che ha avuto almeno u consigliere eletto) hanno espresso i loro auspici di buon lavoro nell’interesse ella comunità, il presidente Nino Pagano ha sciolto la sua prima seduta da presidente e convocato gli stessi ad un incontro ristretto per concordare i lavori del consiglio previsto nel prossimo futuro
velina.