Il mirtillo rosso è una piccola bacca dalle grandi proprietà benefiche. L’utilizzo di preparati di cranberry per la gestione della cistite, molto comuni tra le donne soprattutto in menopausa, è giustificato da anni di pratica e dalla presenza nel frutto di proantocianidine in grado di inibire l’adesione di batteri patogeni alle pareti del tratto urinario. La mancanza di estrogeni tipica del periodo menopausale, in particolare, aumenta la suscettibilità a questo tipo di infezioni. Il consumo di succo di mirtillo potrebbe essere consigliato a donne e bambini a scopo preventivo. Grazie alla presenza delle numerose antocianine, della quercitina, della vitamina c e dei carotenoidi, il mirtillo rosso è un frutto con elevato potere antiossidante. Questi frutti risultano essere tra i prodotti alimentari più ricchi di composti con azione antiossidante presenti in natura. Sembrerebbe che tale azione sia svolta in particolare dalla presenza di quercitina e di altri composti fenolici.
Il potere antiossidante del cranberry si ripercuote anche sulla salute cardiovascolare. Infatti, alcuni studi hanno dimostrato che l’utilizzo di cranberry aumenta il contenuto di molecole antiossidanti presenti nel sangue e riduce l’ossidazione delle LDL e delle VLDL, coinvolte nella genesi delle placche arterosclerotiche. Studi eseguiti sia in vitro sia in vivo hanno dimostrato l’attività benefica del cranberry in campo oncologico, nei confronti di diversi tipi di cancro. I numerosissimi composti presenti nel cranberry influiscono sulla patologia tumorale con diversi meccanismi: stimolando la morte cellulare programmata, inibendo la proliferazione cellulare e l’adesione cellulare, diminuendo l’infiammazione e lo stato ossidativo.
Sono però possibili interazioni tra l’uso del mirtillo e l’azione di alcuni farmaci anticoagulanti