Quando mancano ancora pochi giorni per presentare la domanda di partecipazione alla XXXIII edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, in scadenza sabato 8 luglio, si insedia ufficialmente la giuria dell’edizione 2017. Diverse le novità di quest’anno, a iniziare dai Rettori delle Università Federico II di Napoli e del Sannio, Gaetano Manfredi e Filippo De Rossi.
Accanto a giurati ormai storici – come, tra gli altri, il Presidente dello SVIMEZ Adriano Giannola, il rettore dell’Università di Salerno Aurelio Tommasetti, l’editore Diego Guida, il docente della Seconda Università di Napoli e assessore regionale Amedeo Lepore, i giornalisti Emanuele Imperiale, Alfonso Ruffo e Mimmo Liguoro -, la giuria del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno si arricchisce di nuove figure chiamate a giudicare i lavori presentati e a decretare i vincitori delle sezioni di cui il premio si compone.
Quattro le sezioni: Saggi–Euromed, Premio Michele Tito, Bona Praxis, Imprenditoria giovanile. “Saggi” è la sezione dedicata ai saggi inediti sui problemi istituzionali economici, sociali, storici e giuridici del Mezzogiorno mentre “Euromed” si rivolge a saggi inediti sui problemi istituzionali, economici e sociali dell’Europa e dell’area del Mediterraneo. Il “Premio Michele Tito” sarà assegnato a un servizio giornalistico sulla realtà istituzionale, economica, sociale o culturale del Sud, dell’Europa e dell’intera area del Mediterraneo. Iniziative per lo sviluppo del Mezzogiorno caratterizzate da innovazione, efficacia e replicabilità sono candidabili al premio “Bona Praxis”. Giovani imprenditori meridionali potranno, invece, concorrere per il premio “Imprenditoria Giovanile”, presentando un progetto imprenditoriale che presenti elementi di originalità e innovatività.
Il bando, pubblicato dall’Ente Premio Sele d’Oro Onlus e dal Comune di Oliveto Citra – con il patrocinio di Regione Campania, Provincia di Salerno e Comunità Montana Sele-Tanagro – scade l’8 luglio. L’obiettivo è conferire un riconoscimento formale a saggi e servizi giornalistici incentrati sui problemi e sulle prospettive di crescita delle regioni meridionali nel contesto dell’Europa e dell’area del Mediterraneo, nonché a progetti di sviluppo e iniziative imprenditoriali dotati di elementi di originalità e replicabilità. Il Premio Sele d’Oro Mezzogiorno, infatti, nasce per offrire un contributo alla diffusione di una nuova idea di Meridionalismo, che – pur attenta all’analisi dei problemi che frenano o rallentano lo sviluppo – vuole esaltare le potenzialità dei territori del Mezzogiorno, i risultati positivi conseguiti in campo sociale, economico e culturale, il desiderio di cambiamento espresso dalle giovani generazioni.
Di seguito, l’elenco, in ordine alfabetico, dei componenti della giuria:
– Alessandro Bianchi, rettore Università Pegasoconsigliere SVIMEZ
– Filippo De Rossi, rettore Università del Sannio
– Amedeo Di Maio, docente Istituto Universitario Orientale Napoli
– Diego Guida, Guida editore
– Adriano Giannola, Presidente SVIMEZ
– Emanuele Imperiali, giornalista
– Amedeo Lepore, docente Seconda Università di Napoli
– Mimmo Liguoro, giornalista
– Gaetano Manfredi, rettore università Federico II
– Luigi M. Migliorini, docente Istituto Universitario Orientale Napoli
– Luisa Pezone, segr. generale Fondazione Mezzogiorno Europa
– Carmine Pignata, Com. Org. premio Sele d’Oro e sindaco di Oliveto Citra
– Antonio Ricciardi, docente Università della Calabria
– Mario Raffa, docente Università Federico II
– Alfonso Ruffo, giornalista
– Aurelio Tommasetti, rettore Università di Salerno