Cinquantasei minuti dopo la mezzanotte Adamo Coppola poteva già festeggiare la sua nuova carica di sindaco della città di Agropoli. Il tutto a pochi passi dal comune dove si è stretto in un abbraccio con Franco Alfieri mentre sulle loro teste andava in scena uno spettacolo pirotecnico. Una vittoria schiacciante, mai in dubbio durante gli scrutini. Coppola è andata subito avanti con il 70% e passa dei consensi e non ha lasciato spazio a rimonte. Il dato finale recita: 73,99% per il delfino di Alfieri; 14,64% per Agostino Abate; e 11,36% per Natalino Consolato Caccamo. La delusione è ovviamente tanta da parte dei sconfitti, Abate sperava senza dubbio di andare almeno sopra il 20%, stesso discorso per Caccamo. Quest’ultimo è senza dubbio il più scontento di tutti anche perché alla vigilia la convinzione di, come si dice in gergo, “fare il botto” era fortissima da parte dei penta stellati agropolesi. Lo stesso Caccamo, sui social, a pochi minuti dalla chiusura dei seggi aveva scritto: “Ci siamo quasi. Invito tutti a spiegare le vele e venire presso i seggi per partecipare direttamente allo spoglio elettorale. Il vento si sta alzando e noi siamo pronti a salpare. Cambiamo tutto”. Il cambiamento proprio non si è visto, anzi è stata la coalizione di sinistra a venirne fuori ancora più forte di prima. A ogni modo, sempre Caccamo, durante la notte degli scrutini ha trovato anche il tempo per cogliere qualche nota positiva: “Agropoli 5 Stelle entra in consiglio comunale e diventa organo di controllo nelle istituzioni. La cittadinanza ha indubbiamente voluto dare continuità a questo modo di fare politica. Fieri comunque di aver fatto un lavoro straordinario, in uno scenario molto difficile. Non mi resta che ringraziare tutta la squadra dei candidati, attivisti e rappresenti di lista che con la sola imposizione di buona volontà, entusiasmo e determinazione ha tentato sovvertire al primo colpo un sistema fatto di giochi di potere, collusione e compiacimento. Buon lavoro alla nuova amministrazione della città. Ci vediamo in consiglio comunale, sarà un piacere”. Nel silenzio invece Agostino Abate che non si è visto nemmeno aggirarsi per i seggi durante la notte. Per entrambi adesso si apriranno le porte del consiglio comunale, saranno soli però mentre di certo si aspettavano, nonostante la sconfitta, di portare qualche nome dell’opposizione in consiglio con loro. Proprio questa, probabilmente, è stata la grande vittoria di Coppola: riuscire, per la seconda volta consecutiva, a comporre tutto il consiglio comunale di nomi fidati (chiaramente a parte i sindaci sconfitti).
Accantonata la grande affermazione di Coppola è tempo di bilanci per i tantissimi (112) candidati al Consiglio Comunale. La prima eletta è stata la Dott.sa Elvira Serra con 841 voti, dietro di lei Eugenio Benevento 830 voti, sul gradino più basso del podio troviamo invece Emidio Cianciola con 792 preferenze. Ai tre si aggiungono altri tredici nomi già certi di andare in Consiglio: Rosa Lampasona, Franco Di Biasi, Vanna D’Arienzo, Franco Crispino, Giuseppe Di Filippo, Monica Pizza, Gerardo Santosuosso, Giuseppe Cammarota, Massimo La Porta, Roberto Antonio Mutalipassi e Eleonoro Di Nardo. A questi nomi, come visto, si aggiungono Caccamo e Abate. Le liste: 7 posti in Consiglio se li aggiudica il Partito Democratico, 4 la Lista Coppola, 2 la lista Agropoli Oltre e 1 posto se lo aggiudicano Idea Comune, Agropoli al Centro e Movimento 5 Stelle. Chiaramente tra i primi sedici aventi diritto dovranno venir fuori 5 assessori (2 donne e 3 uomini) compreso il vicesindaco e il Presidente del Consiglio. Eugenio Benevento si giocherà il ruolo di vicesindaco con Elvira Serra. L’altra donna in giunta potrebbe essere Monica Pizza. Rebus sugli altri due assessori: uno dovrebbe arrivare dalla lista Agropoli Oltre (potrebbe essere confermato in giunta Massimo La Porta), l’altro o dalla Lista Coppola (Emidio Cianciola), o da Idea Comune o dal Pd. In virtù di ciò sono pronte ad aprirsi le porte del Consiglio per i primi esclusi: Gennaro Russo, Pierino Marciano e Gianluigi Verrone per il PD; Framondino e Prota per la Lista Coppola; e Vito Rizzo ed Emilio Malandrino per la Coalizione Agropoli Bene Comune.
I numeri delle elezioni.
18.554 aventi diritto al voto: 9.080 maschi e 9.474 donne. Votanti alla chiusura dei seggi 13,343 (71,91%), 6.588 uomini e 6.755 donne. Chiusura definitiva dei seggi alle ore 10.36 di lunedì 12 Giugno 2017 quando l’ultima sezione ha consegnato i dati dello scrutino all’ufficio elettorale comunale. 54 le schede bianche e 253 le schede nulle, 1 scheda contestata non assegnata. Totale voti a sindaco: 9645 per Adamo Coppola, 1481 per Consolato Caccamo e 1909 per Agostino Abate. Voti per coalizione: 10425 alle liste collegate ad Adamo Coppola, 935 per il Movimento Cinque Stelle e 1434 per le liste di Agostino Abate. Voti alle liste: Idea Comune, 814 (6.36%); Agropoli Oltre, 1510 (11,80%); Partito Democratico, 4676 (36,54%); Lista Coppola, 3425 (26,77%); M5S, 935 (7,30%); Agropoli al Centro, 855 (6,68%); Agropoli Libera, 579 (4,52%).
Le considerazioni finali recitano un copione già scritto che forse qualcuno non si aspettava imporsi in maniera così schiacciante. Agropoli ha voluto dare un senso di continuità al percorso di Franco Alfieri, adesso dopo i suoi dieci anni ci saranno i cinque di Adamo Coppola. Nel caso in cui il neo sindaco dovesse arrivare alla fine del mandato sarebbero quindici pesantissimi anni che nel remoto futuro consoliderebbero sempre di più l’attuale egemonia sulla capitale del Cilento. Di certo adesso il lavoro sarà duro, sono tante le opere presentate nel programma elettorale da parte di Adamo Coppola. Opere che senza dubbio la cittadinanza adesso si aspetta di vederle attuare. Per gli sconfitti invece rimane poco e nulla, nonostante rimbombino ancora nelle orecchie le tante urla sul palco di questa settimana (Vito Rizzo su tutti). Malissimo, infine, il Movimento 5 Stelle che ha scomodato senatori e parlamentari ma che alla fine raccoglie appena 935 voti con la lista (500 in pià per Caccamo). Con questi numeri non si può parlare nemmeno di sconfitta ma semplicemente di figuraccia.