Il 5 febbraio 2017 si è inaugurato il campo in erbetta sintetica dello stadio comunale Mario Vecchio di Capaccio Scalo. Un appuntamento sicuramente importante e atteso da tempo ma ciò che è essenziale, per evitare il deteriorarsi della struttura e dell’entusiasmo delle società coinvolte, è la manutenzione e la corretta assegnazione secondo criteri precisi e programmati. Obbligo dell’amministrazione sincerarsi della buona gestione, dell’idoneità a certe attività svolte e richieste. Se una società di polo si sveglia una mattina e vuole guadagnare dagli iscritti chiedendo di utilizzare lo stadio, forse una domanda ad un esperto per valutare il rischio di rovinare il manto appena posato andrebbe fatta. Un dubbio del genere può porselo solo un addetto ai lavori, uno sportivo che sa, per esperienza, quali campi sono adatti a certe attività e quali meno. Ma questa è una polemica che appartiene alla palestra comunale Olimpia e alla piscina Poseidone, aperta a tutto la prima e mal concepita la seconda. La situazione attuale dello stadio Mario Vecchio è idilliaca. Le società operanti sono le stesse che svolgevano attività prima dei lavori: Fox Paestum, Poseidon, Licinella e Real Laura che si sono spartite le ore di allenamento. È una gioia vedere l’entusiasmo negl’occhi dei bambini che hanno la possibilità di fare attività in un vero e proprio stadio, come quelli in tv. Ma quanto ci è costato tutto questo? 600mila euro, somma messa a disposizione dal Comune di Capaccio Paestum attraverso finanziamento con mutuo agevolato presso l’Istituto di Credito Sportivo. Come copre il mutuo il comune? Per assegnare il campo alle varie società c’è bisogno dell’omologazione, subordinata all’utilizzo del manto per circa 100 ore di gioco. In questo senso il Comune ha aperto i cancelli gratuitamente alle società sopra citate, per il regolamento e l’assegnazione effettiva a pagamento si aspetta la nuova amministrazione dell’11 giugno.
