Proprio a ridosso della festa del carciofo bianco, svoltasi ad Auletta ed appena giunta alla conclusione, sono stati rubati oltre mille carciofi bianchi tra Auletta e Pertosa. Si tratta di un prodotto salvato dall’estinzione, che ora è diventato una delle eccellenze più preziose del comprensorio, un vero gioiello e come tutti i gioielli più preziosi ha bisogno di essere tutelato.
Quello che ha subito più danni è stato un agricoltore del posto al quale è stato rubato un campo intero di mammarelle, circa 600. Un danno non di poco conto, che ammonta a diverse centinaia di euro e che vede andare in fumo il lungo lavoro svolto dagli agricoltori nel corso dell’anno. La mammarella è una qualità di carciofo molto utilizzata in cucina che si presta a diversi tipi di preparazione e per questo è anche molto richiesto.
Una piccola produzione di eccellenza gastronomica che negli anno ’80 ha rischiato di scomparire. Una biodiversità recuperata e salvata dal rischio estinzione. Ed oggi, in mezzo ai tanti uliveti che dipingono il panorama del basso Tanagro (fiume che attraversa questa zona), fra i territori di Pertosa, Auletta, Caggiano e Salvitelle si coltiva una varietà di carciofi fra le più insolite della Penisola: un carciofo verde chiarissimo, tendente al bianco argenteo, privo di spine e con grandi infiorescenze, resistente alle basse temperature, dal sapore dolce e delicato. Queste qualità rendono il Carciofo Bianco di Pertosa, Presidio Slow Food, ideale da mangiare crudo ed eccellente sott’olio. Ideale matrimonio gastronomico che unisce anche le due principali vocazioni agricole dell’area: i campi di carciofi, infatti, tradizionalmente si alternano agli ulivi.
La sua bontà testimonia il successo della Festa del Carciofo Bianco giunta alla conclusione della sua ottava edizione nel piccolo borgo di Auletta, nel cuore della Valle del Tanagro. La passione nel tutelare prodotti agricoli, tipicità e tradizioni, assieme alla voglia di condividerle, ha portato questo prodotto di nicchia a conquistare chef e gourmet per le sue caratteristiche organolettiche e la sua versatilità. Per l’ottavo anno consecutivo, grazie all’attività della Pro Loco, il paese e gli agricoltori hanno proposto un lungo fine settimana per far scoprire il territorio ed il suo carciofo, grazie a “taverne” gastronomiche, salotti culinari, cooking show, itinerari e musica popolare. Dal 28 Aprile al 1° Maggio ad Auletta c’è stato gran fermento ed è ciò che ci vuole per far ravvivare i nostri piccoli borghi che hanno radici rurali.
Nei prossimi giorni, dal 5 al 7 maggio, è in programma a Pertosa la XXIII edizione della Sagra del Carciofo Bianco di Pertosa, Presidio Slow Food. Oltre a gustare il prezioso ortaggio, sarà possibile visitare a metà prezzo le stupende grotte di Pertosa-Auletta. Per l’occasione verrà presentato anche il liquore Angelo Bianco che l’Azienda Agricola Morrone prepara a base del prezioso ortaggio con metodo biologico.
Durante la sagra, associata alla Festa di San Vittorio Martire, sarà possibile apprezzare non solo uno dei protagonisti della biodiversità locale ma anche il forte senso di identità degli abitanti che lavorano senza sosta e in armonia. Il weekend, infatti, ricade proprio nel periodo in cui il carciofo viene raccolto. L’ortaggio viene coltivato senza nessun tipo di trattamento o concime chimico esclusivamente nei Comuni di Pertosa, Auletta, Caggiano e Salvitelle, in un territorio posto tra i 300 e i 700 metri sul livello del mare.
Si potranno, inoltre, visitare gratuitamente i Musei MIdA 01 (museo speleo-archeologico) e 02 (museo del suolo) e sarà possibile usufruire di uno sconto del 50% sul prezzo del biglietto per effettuare il percorso scelto all’interno delle straordinarie Grotte di Pertosa-Auletta.
Due occasioni imperdibili per degustare piatti a base di carciofo bianco, una vera delizia per il palato. Due occasioni irripetibili per visitare il territorio circostante, una vera delizia per gli occhi, per il cuore e per la mente.