Ancora una volta, l’Amira Paestum, l’associazione che raggruppa i maîtres della provincia di Salerno (alla quale faccio parte), è stata protagonista di un evento che non può che far del bene a tutto il nostro territorio. Si tratta del gemellaggio “bis” con i colleghi di Lugano (Canton Ticino). Poco più di un anno fa i maîtres pesto-cilentani sono andati a Lugano ed hanno preparato un menu, per 100 persone, con le nostre specialità. Ora, bisognava ricambiare e i ticinesi sono venuti a Paestum per preparare una cena, con le loro specialità enogastronomiche, e visitare le nostre bellezze storiche e naturali. Il solito gruppo attivo dei maîtres pestani (Francesco Grippo, Raffaele Longo, Michele Verdastro, Michele Girardi, Giovanni Calembo, Raffaele Daniele, Antonio Rotondaro e Maurizio Calabrese), per tre giorni, hanno tralasciato tutto ed hanno ricevuto gli ospiti in pompa magna, così come si fa con amici molto cari. Di seguito, un piccolo diario dei momenti che, secondo me, i partecipanti (ospiti e ospitanti) conserveranno per sempre nei loro ricordi più belli.
1° giorno, lunedì 3 aprile: per dovere di cronaca iniziamo dalla sera prima. Rodolfo Introzzi, fiduciario della sezione Amira Ticino, per motivi tecnici, è giunto a Paestum in anticipo con alcuni suoi fedelissimi. Con il vertice dell’Amira pestana sono andati a cena al ristorante Oasi, nel cuore della città archeologica, subito un approccio con mozzarelle e carciofi. Il lunedì di buonora, alcuni sono andati all’aeroporto di Napoli per ricevere la delegazione ticinese al completo, circa 30 persone. Tutti a bordo di un moderno pullman si sono fermati al ristorante La Terrazza di Mercato San Severino gestito da Michele Verdastro, socio storico dell’Amira pestana. Michele ha offerto, a sue spese, il pranzo per tutti, dove il protagonista è stato il “Pollo Scucchiato®”. Una specialità con marchio registrato nata da un’idea di Michele. Si tratta di un pollo di qualità, tagliato in piccole parti, condito con un mix segreto di spezie che conferisce alla portata un sapore unico, cotto nel forno a legna e servito in genere con delle patate. Questo piatto ha dato un’ottima nomea al locale ed è stato, senza successo, imitato da molti ristoratori. In seguito, tutti all’Hotel Le Palme di Paestum, attuale sede dell’Amira Paestum, per la sistemazione alberghiera. L’albergo è stato messo a disposizione, a prezzo di favore, dalla famiglia Tamburrini, molto sensibile ad iniziative del genere. Poi, per la cena è toccato ai ticinesi preparare ed offrire una cena per circa 100 persone. L’evento si è tenuto al Ristorante Moraluna di Capaccio, gratuitamente messo a disposizione dal titolare Mario Marsico, persona che mostra verso tutti una gentilezza senza confini. Questo il menu: dal Buffet dell’Aperitivo, le leccornie e i salumi accompagnati dal buon bere ticinese; Il Risotto colorato allo zafferano con la quaglia; Il Capretto nero della Val Verzasca profumato all’aglio orsino della Breggia, patate novelle al rosmarino, insalata composta di formentino del Piano di Magadino; Il piatto dei formaggi; Dessert alla lampada: Il dolce Papillon. Il tutto è stato accompagnato da una ricca selezione di vini ticinesi. Una bellissima serata accompagnata dalla buona musica di Peppino Cammarano. In sala e in cucina sono stati messi a disposizione i bravissimi allievi dell’Istituto Alberghiero “Ancel Keys” di Castelnuovo Cilento. Per questo l’Amira ringrazia di cuore la prof.ssa Marinella Masella (Dirigente Scolastico) e il vice preside, prof. Alfonso Santoro. Tra l’associazione dei maîtres pestani e l’istituto alberghiero di Castelnuovo è nato un feeling che non può che fare bene soprattutto agli allievi e alla professionalità della nostra ristorazione.
2° giorno, martedì 4 aprile: dopo una ricca e abbondante colazione, gli ospiti sono stati accompagnati a visitare Agropoli Vecchio e successivamente Castellabate, anche perché tutti avevano voglia di vedere i luoghi dove è stato girato il film “Benvenuti al Sud”. Poi, si è passati a visitare la funzionale scuola alberghiera “Ancel Keys” di Castelnuovo Cilento. Nella stessa scuola è stato preparato, servito ed offerto un delizioso menu di cucina gourmet che ha avuto come tema i prodotti della Dieta Mediterranea. A seguire tutti alla volta di Palinuro, dove su interessamento di Antonio Rotondaro (Vice Presidente Nazionale Amira) e la gentilezza della Cooperativa Porto sono state messe a diposizione delle barche per un’interessantissima escursione su uno dei mari più belli d’Italia. Si è iniziato con l’entrare nella Grotta Azzurra fino ad arrivare alla Baia del Buon Dormire, maestoso e suggestivo luogo di indescrivibile bellezza che si può raggiungere unicamente via mare. Si continua con la visita alla cantina Donna Clara di Licusati per poi concludere la giornata al ristorante L’Uorto di Policastro, gestito da Michele Girardi (vice fiduciario Amira Paestum) e Pasquale Lamoglie. Altre 2 persone per le quali non ci sono parole per elogiare la loro generosità e la loro disponibilità. Hanno preparato un bellissimo tavolo a “U” per circa 40 persone ed hanno offerto un menu che comprendeva una deliziosa parmigianina di melanzane, un giro di pizze e una fragrante frittura di mare composta unicamente da pescato locale.
3° giorno, mercoledì 5 aprile: la prima tappa è stata al caseificio Barlotti di Paestum. Con piacere è stato mostrato il ciclo della produzione delle mozzarelle e il sistema di allevamento delle bufale. Una breve passeggiata a mare e sempre da Barlotti è stato consumato il pranzo: antipasto con prodotti caseari, salumi di bufalo e verdure locali, ravioli con carciofi e una deliziosa ricotta e pera. Il tutto accompagnato con il Fiano Leukòs dei Vini del Cavaliere. Poi, tutti verso il meraviglioso Parco Archeologico di Paestum con visita sia ai Templi che al Museo. Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco, ha concesso l’ingresso gratuito per tutti. Un po’ di riposo e questa “tre giorni” si è conclusa con un ricco aperitivo con bollicine e stuzzichini offerto dall’Enoteca Chez Amis di Capaccio Scalo e successivamente una cena tipica all’Agriturismo Terre di Paestum. Qui sono stati serviti: fusilli, braciola nostrana, carciofi al forno e pastiera di grano. Il menu è stato ottimamente accompagnato dalla Lacryma Christi Rosso di Sannino. Poi il tutto è terminato con uno scambio di doni: per gli svizzeri formaggi, vino, pasta e olio, per noi tantissima cioccolata. Oltre alle aziende e alle persone che sono state ringraziate nel corso dell’articolo, questa kermesse è stata possibile grazie all’aiuto di: Bcc di Capaccio, Bcc di Aquara, Oleificio Agrioil, Vini Cobellis, Vini Polito, Pastificio Ligurso, Distribuzione Bevande Francione Domenico, Oleificio Controsole. Spero di non aver dimenticato nessuno. Ai saluti tra Raffaele Longo, fiduciario Amira Paestum e Rodolfo Introzzi del Ticino, il nostro amico svizzero aveva le lacrime agli occhi. Viene da pensare a “Benvenuti a Sud”, dove è stato detto: “Quando un forestiero viene al Sud piange due volte: quando arriva e quando parte”!