Sarebbe un disastro, sportivo ci si intende, ma pur sempre un disastro per una città che ha sempre vissuto di calcio ma che, purtroppo, in questi ultimi anni si è addirittura disaffezionata della prima squadra della città. L’US Agropoli rischia fortemente di retrocedere nuovamente in Eccellenza e inoltre il futuro societario non sembra roseo. Ma andiamo con ordine. A far disperare i delfini è innanzitutto la classifica che la vede al terzultimo posto della graduatoria con pochissime chance di disputare i playout, quindi si profila la retrocessione diretta. L’ultima pesantissima sconfitta è arrivata domenica al “Guariglia” dove l’Agropoli ha perso con il punteggio di 0-1 dall’Herculaneum, altra squadra impelagata nella lotta salvezza ma che con questa vittoria ha messo un bel tassello per il raggiungimento della stessa. Una partita sfortunata persa all’ultimo giro d’orologio dopo che il solito Cherillo aveva colpito ben due legni, uno per tempo. Se dovesse arrivare la retrocessione sarà probabilmente anche la fine dell’attuale società composta principalmente dal duo Cerruti-Magna. Solo il secondo potrebbe rimanere anche se prevedere oggi ogni scenario è alquanto prematuro. Di certo la coppia ha riportato il calcio che conta nella capitale del Cilento ma sarà probabilmente anche ricordata come la guida societaria meno amata dal popolo. Sembra paradossale ma l’Agropoli sportiva è passata dall’amore eterno al desiderio forte di cambiamento. Sul tavolo dell’accusa c’è senza dubbio la politica, diciamo, “estera” della società che non ha mai premiato le risorse del posto ma che invece ha sempre pescato fuori confine i suoi giocatori e gli organi societari. Inoltre, e forse qui abbiamo la colpa più grave, bisogna registrare la quasi totale scomparsa del settore giovanile. L’emblema lo si è avuto qualche settimana fa quando la juniores dell’US Agropoli è scesa in campo, durante un match casalingo, con soli otto giocatori. Una vergogna per la storia gloriosa di questa società. Il cambiamento è dunque quasi necessario ma d’altronde lo stesso Domenico Cerruti aveva già annunciato l’addio a fine anno. Di certo i tifosi non si aspettavano un così umiliante finale di stagione ma lo sport è anche questo. L’altra faccia della medaglia sono i dispiaceri per le sconfitte e i risultati negativi e oggi Agropoli, dopo cinque anni di grandi gioie, sta vivendo uno dei momenti più tristi della sua gloriosa storia.
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