Sabato 18 Marzo all’Auditorium Cappuccini di Sala Consilina, il Forum dei Giovani con il patrocinio del Comune e in collaborazione con il quotidiano online Libero Pensiero e l’associazione Reboot Vallo di Diano hanno organizzato una giornata di sensibilizzazione e riflessione sul tema della Criminalità Organizzata che invece si è tenuta il 21 Marzo. Questa data è stata solo di recente riconosciuta dalla Repubblica come “Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno”. Verso il 21 Marzo”, è iniziato al mattino con i saluti istituzionali del sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone e del consigliere delegato alle politiche giovanili Elena Gallo. “Il Forum ha deciso di iniziare il suo lungo commino con una giornata importante come questa – ha detto- oggi vogliamo ricordare tutte le vittime della criminalità organizzata ed è importante che la sensibilizzazione con l’incontro e confronto partano dai giovani. La scuola perciò deve farsi promotrice di quel sentimento di comunità che da solo può sconfiggere qualsiasi forma di criminalità”. Per Rosaria Romanelli presidente del Forum dei giovani di Sala Consilina: “Abbiamo voluto questa giornata di sensibilizzazione per prepararci in modo consapevole – ha riferito – consapevoli sia verso i nostri doveri che verso il ruolo delle nuove generazioni. Vogliamo prendere coscienza di quella memoria storica ed evitare di fare gli errori del passato. Vogliamo cioè creare una nuova società libera appunto dalle mafie. Abbiamo un’idea di rivalsa delle nuove generazioni e a loro è demandata la decisione di scegliere da che parte stare. Dal 21 marzo si inizia a vivere una nuova primavera”. Alla giornata ha preso parte anche Giuseppe Abbruzzese, referente del Presidio Libera nel Vallo di Diano, Natale De Grazia e Riccardo Christian Falcone del Coordinamento di Libera Contro le Mafie provinciale a Salerno. “La storia di Libera parte da lontano, oltre venti anni fa, questo network di persone, di associazioni, di gruppi, di movimenti, di università, è nata nel 1995 ed è nata con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani e non solo alla cultura della legalità – ha detto Falcone – questa parola un po’ abusata, violentata che spesso sentiamo pronunciare troppe volte anche in maniera vuota e astratta. Noi dobbiamo invece darle concretezza sapendo bene che la legalità non è un fine ma è uno strumento, rispettare le regole deve servirci per affermare la giustizia e la verità. E oggi continuiamo dopo oltre venti anni ad incontrare tante persone, a giare nelle scuole e a parlare ai giovani cosa significa nella concretezza della vita quotidiana. E il 21 marzo pronunciamo il nome di 944 vittime delle mafie per farle rivivere e per far seguire alla parola memoria, la parola impegno. Oggi la legge riconosce finalmente questa giornata della memoria e dell’impegno nel ricordo delle vittime delle mafie”. Nel primo pomeriggio, invece, si è tenuto un momento di riflessione dal titolo “L’impegno sociale che vince la mafia”, che ha voluto ribadire e fortificare la consapevolezza di combattere per una causa giusta: un mondo senza le mafie. Attorno al film “Fortapàsc” diretto da Marco Risi sulla vita di Giancarlo Siani si è aperta una discussione. Riflessione pure attraverso letture di scritti di vittime innocenti della mafia a cura di Annalucy Menafra e Raffaele Tulimieri. Nico Chirichella, Emanuel Lamura e Lorenzo Sorgente hanno curato invece la parte musicale.
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