Il Cilento che ho visto al Lingotto è fatto, per la maggior parte, di uomini e donne che si incontrano ad ogni manifestazione del PD sia sul territorio sia in Italia. C’è la deputata di Agropoli, Sabrina Capozzoli, con Franco Alfieri, e Luca Cerretano di Trochiara. C’è Roberto D’Angelo di Fonte di Roccadaspide e si può incontrare il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Diano e Alburni. C’è il sindaco di Giungano, Franco Palumbo, e una frangia del PD capaccese composto da Nino Pagano e Lucio Conforti. Ovviamente, ci saranno stati anche altri qualificati esponenti del PD locale, ma non tutto è possibile vedere e conoscere. Torino è il punto di ripartenza di Matteo Renzi dopo essere “tornato a casa” dove lo avrebbero “mandato” la maggioranza degli Italiani che ha bocciato la sua Riforma costituzionale e, con essa, la sua esperienza di governo facendone tutto un fascio. Questa breve presentazione è solo per inquadrare la realtà dove, probabilmente, sta maturando una svolta nel quadro delle alleanze per la corsa alla poltrona di sindaco di Capaccio Paestum. Infatti, la presenza di alcuni protagonisti della competizione elettorale della “città dei templi” nei capannoni del Lingotto potrebbe portare ad una svolta con ricadute sull’intero quadro nella cui cornice si svolge la fase pre elettorale. Qui, dove si discutono i 12 temi su cui si articolerà il programma per l’Italia con cui Renzi si candida alla segreteria del PD e, se vincerà, al governo del paese, Palumbo tenta di accreditarsi come uomo PD sulla cui spalla dovrebbe posarsi la mano del governatore Vincenzo De Luca con cui si fa fotografare insieme a Franco Alfieri, Nino Pagano e Lucio Conforti. Siamo alla fase iniziale del pressing, ma il tentativo di trovare una sponda fuori da Paestum per far decollare definitivamente, in un quadro politico abbastanza definito, il tentativo del “papa straniero” che viene dal comune dove nasce il Solofrone. Non sarà semplice strappare il “diritto” prelazione ad Italo Voza da sempre con un piede dentro al PD capaccese, con tutti e due in quello regionale e con anima e corpo in quello nazionale essendo molto legato a Dario Franceschini. C’è da considerare anche il fatto, non secondario, che Palumbo sta “marcando” stretto Franco Alfieri, consigliere di De Luca, affinché lo accompagni nella ricerca di un equilibrio nella formazione delle liste tra l’anima “pidiessina” e quella della civicità che pervade tutte le altre candidature esplicitate o ancora in pectore. Si tratta delle solite contraddizioni di questo partito che, si spera, potranno essere ricondotte nel “quadro” di relazioni della forma partito che partorirà il congresso in atto. Infatti, tutti abbiamo assistito alla “nomina”, durata una notte, del giovane segretario del PD capaccese a vice sindaco per poi, su pressione della maggioranza che sostiene Voza, scaricarlo provocando le sue dimissioni anche da segretario. Oggi il Pd di Capaccio Paestum naviga a vista e non è pensabile che possa formare una lista a sostegno di nessuno dei candidati in campo. Ma, a Capaccio, mai dire mai quando si tratta di contorcimenti legati alla vita politica amministrativa. Vale la pena ricordare che siamo ancora molto lontano dalla data prevista delle lezioni (inizio di giugno) per cui tutte le certezze che sembrano andare consolidandosi potrebbero sciogliersi come neve al sole della primavera. Questo perché è poco realistico che possano essere della partita elettorale più di 4 candidati sindaci. Oltre questo numero, la possibilità di arrivare al ballottaggio per ognuno di loro sarebbe una vera e propria lotteria. Si sa bene, però, che in politica diventa distruttiva e, per questo, molto attrattiva quando si tratta di andare contro più che andare avanti e impegnarsi nella fatica di reggere il confronto delle idee e dei progetti come è accaduto al PD nazionale con un gruppo di minoranza che, invece di competere per diventare maggioranza, ha preferito scartare di lato e tentare l’azzardo della scissione con la speranza di rientrare dalla porta principale dopo essersi precipitati fuori dalla finestra.
Trending
- Scuola, 267 milioni per tutor e orientatori
- Vallo della Lucania, Teatro “Leo de Berardinis”: “Il calamaro gigante” con una straordinaria Angela Finocchiaro
- “Fiumi, Briganti e Montagne”: Il Salernitano tra storie e storia, coraggio, mistero e resilienza
- Orientamento scolastico, Valditara scrive ai genitori
- Un Re venuto a servire
- Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati chiede al MIM di garantire i diritti dei docenti precari: presentata diffida formale
- OMEOPATIA E DOLORE AI DENTINI DEI LATTANTI
- Scuola: emendamenti ANIEF alla Manovra Finanziaria 2025