di Diodato Buonora
Finalmente una bella giornata di sole di questo freddo inverno. Dopo tante ore passate vicino al camino di casa, ecco che il tempo ti “invita” ad uscire. Dove si va? Bella domanda. Molti locali sono chiusi per ferie e, francamente, se si vuol mangiare bene e non ci si vuole allontanare, la scelta è limitata a pochi indirizzi. Premetto che non vado pazzo per la cucina gourmet, quella osannata dai guru della gastronomia, gli stessi che spesso ti “pompano” chef e ristoranti facendoli credere chissà che e poi irrimediabilmente, dopo poco tempo, sono costretti a chiudere. Per farmi capire, parlo di quei ristoranti che propongono piatti che sono più adatti ad essere fotografati che essere mangiati e spesso per un pasto non basta un “centone” (a volte ce ne vogliono anche 2-3). A causa dei prezzi alti, almeno nel nostro circondario, i ristoranti gourmet non hanno abbastanza utenza per poter sopravvivere. Personalmente, da sempre ho preferito i locali che lavorano, quelli che producono e ti fanno mangiare bene proponendo una cucina semplice, giustamente elaborata, sana e di qualità, il tutto a un rapporto qualità prezzo accessibile a tutti. Tra i locali nostrani, ce n’è uno che sin dalla sua apertura (circa 9 anni fa) non mi ha mai tradito. Qualità e servizi sono costanti nel tempo. Parlo di “Portasirena”, l’agriturismo che troviamo a ridosso della stazione ferroviaria di Paestum, nei pressi della S.S. 18. Il locale l’ho già recensito altre 3 volte (2008, 2011 e 2014), ma annualmente, almeno 5-6 volte, ci faccio una capatina. Ci vado, quando ho voglia di stare bene e cerco un posto dove non rischio brutte sorprese. In poche parole: Portasirena è una garanzia. Guardando le foto delle 2 ultime recensioni, noto che i personaggi che ci lavorano sono gli stessi, cosa che ti fa pensare a quel detto sportivo che dice “squadra che vince non si cambia”. In cucina ci sono Giuseppe Marranzini e Donato Stellavatecascio. Una coppia ben affiatata che sa il fatto suo. Non sono due che sono là unicamente per lavorare. Entrambi hanno la passione per la cucina e il loro obiettivo, come quello aziendale, è la soddisfazione totale del cliente. In sala, invece, ci sono sempre Raffaele Caramante e Daniele Lanza. Come ho avuto modo di dire altre volte, sono due ugualmente affiatati e basta poco per capire che in sala hanno il loro habitat naturale. Non sono improvvisati e hanno le giuste conoscenze, sia culinarie che enologiche, per offrire un servizio attento e curato. La loro accoglienza e il loro modo di coccolare gli ospiti ti fanno sentire bene e ti rendi conto che per loro il cliente, a differenza di tanti altri loro pseudo colleghi, è molto importante. Ma, iniziamo da capo per descrivervi questa mia esperienza. A riceverci abbiamo trovato, come consuetudine, Giovanni Barlotti che gestisce il posto insieme alla famiglia Jemma, la stessa del noto caseificio battipagliese che troviamo nei pressi dello stadio. Ricordo che Portasirena è in un vecchio casolare del ‘900 che è stato completamente e sapientemente ristrutturato. Il posto è immerso in un’immensa tenuta, dispone di 12 camere dotate di ogni comfort, un salotto e una sala degustazione ricavati da vecchie stalle. La proposta, come è giusto che sia in un agriturismo, è solo “terragna”. Da poco è stata costruita anche una piscina esterna e d’estate si cena all’aperto, o si gusta un drink, in una vera oasi di pace. Da clienti abituali non ci portano il menu e ci fanno delle proposte a voce. Optiamo per un primo e un secondo. Così abbiamo scelto gli ottimi e sostanziosi cavatelli con guanciale, carciofi e scaglie di pecorino e successivamente una generosa grigliata mista, servita su un “rechaud” a centro tavolo (in modo da avere sempre tutto caldo), composta da salsiccia, tagliata di manzo, costolette d’agnello e filetto di maiale, accompagnata da fragranti patatine fresche fritte tagliate a rondelle. Prima d’iniziare, non richiesto come entrée, ci è stato servito in un tegamino un uovo fresco con pomodorini e una pizzetta fritta che abbiamo molto gradito. Da bere, da una bella e ricca selezione di rossi campani e nazionale, abbiamo optato per il Campi Taurasini Doc di Di Prisco che ha accompagnato il tutto a meraviglia. Ripeto: “Portasirena rimane una garanzia”. Costo circa 30 € a persona, vini a parte.
Agriturismo Portasirena – Via Ponte Marmoreo, 84047 Capaccio Paestum (SA). Tel. 0828.721035 – 339 2190258. Chiuso il martedì. www.portasirena.it [email protected]
Nella foto da sinistra: Giovanni Barlotti, Giuseppe Marranzini, Raffaele Caramante, Donato Stellavatecascio e Daniele Lanza.