di Enrico Serrapede
L’ultima volta che il popolo agropolese fu chiamato a votare il suo sindaco i nomi in lizza per la carica erano solo due: Franco Alfieri e Pasquale Di Luccio. Tutti sappiamo come andarono a finire le cose, il candidato del PD vinse con una percentuale pazzesca, quasi il 90% dei consensi.
Domani il nome di Franco Alfieri non sarà più in lizza ma nemmeno quello di Di Luccio
Non mi candido per tanti motivi ma soprattutto perché non vedo un progetto serio dietro un candidato a sindaco del centro-destra. Agropoli è ormai una città, amministrarla part-time è una cosa impensabile. Altrettanto però è farlo come ha fatto Alfieri che è stato un uomo solo al comando, anche se molto presente. Credo quindi che chi lo farà in futuro dovrà per forza fare affidamento su una squadra coesa e affiatata. Le prossime, di fatto, saranno amministrazioni di gruppo. E ripeto: credo che ad Agropoli non c’è più un centrodestra, ancor meno che in Italia. Purtroppo il partito in questi dieci anni di Alfieri ha fatto veramente poco, se non proprio niente. Mi piace inoltre ricordare che il sottoscritto è stato l’unico ad avere il coraggio di candidarsi contro Franco Alfieri nonostante dopo il suo primo mandato ci fossero cinque consiglieri di minoranza ma nessuno di questi ebbe il coraggio. La mia fu una battaglia di dignità, non mi andava che nel mio paese non ci fosse un altro candidato. Questo, comunque, è stato lo specchio dello stato di salute del mio partito. Non dimentichiamoci che Agropoli alle amministrative dell’epoca votava centrodestra. Com’è possibile perdere tutte quelle preferenze? Da questo si evince che il problema non fu ideologico ma piuttosto di persone e di proposta politica. Era un destra litigiosa con pseudo leader che in pratica però non hanno mai raccolto un risultato positivo.
Quella di Maggio sarà una battaglia vinta in partenza da Adamo Coppola oppure gli ultimi eventi avranno un peso rilevante sulla corsa alla poltrona di sindaco di Agropoli?
Coppola parte da un forte vantaggio, non credo che gli ultimi eventi possano far pendere così tanto l’ago della bilancia verso gli oppositori. Nelle elezioni comunali si attivano meccanismi che vanno ben al di là della politica e quindi non farei una previsioni in base ai risultati del referendum e delle regionali. Il dato dal quale partire per me rimane quello delle ultimi comunali che ha visto questa coalizione stravincere.
Nonostante questo l’ex candidato a sindaco Di Luccio non nega di aver avuto anche lui la sensazione di un certo malcontento nei confronti dell’attuale amministrazione:
È vero che qualcuno vede del malcontento ma staremo a vedere quanto sarà ampio. C’è da dire che la vera importanza per le prossime urne sarà valutare la proposta politica dell’opposizione. Ormai conosciamo i nomi ma non credo nella coalizione delle liste civiche. Se leggiamo i nomi vediamo subito quanto sia eterogenea, vi troviamo infatti nomi di sinistra, di destra e del centro e anche chi ha già cambiato più spesso partito. Trovo utopistico immaginare esponenti di destra che governino con quelli di sinistra.
Liste civiche o meno è innegabile però che le prossime elezioni si aprono a diversi scenari, come quello del ballottaggio:
È vero, nonostante tutto dobbiamo registrare l’incognita ballottaggio.
Sarebbe una sconfitta arrivare al ballottaggio?
Oh Dio! L’importante rimane vincere, con o senza ballottaggio. Di certo non avremo le percentuali di Alfieri ma Adamo si accontenterà di vincere. Di certo oggi il clima è cambiato, la città ha vissuto all’epoca un innamoramento nei confronti di Alfieri mentre oggi petizioni come quella dei residenti del Moio, o del Lido Azzurro ci fanno capire che non è più così. Bisogna vedere però se questo basterà agli sfidanti dell’attuale amministrazione.
Al netto di tutto, a ogni modo, per l’ex consigliere Di Luccio ci sono inoltre anche altri problemi da affrontare per chi cerca oggi di sfidare l’egemonia della coalizione di sinistra:
C’è una cosa però che mi stupisce di quanto sta emergendo, e quanto emergerà a breve: durante la mia campagna elettorale ho parlato dei debiti del comune di Agropoli e delle Cooperative che agiscono sul comune e tutti hanno fatto orecchie da mercanti. Oggi, a distanza di cinque anni parole come le mie sono sulla bocca di tutti. Ripeto: oggi è un problema di credibilità. Io non mi sarei mai potuto candidare con la coalizione di Adamo Coppola per un problema di credibilità mio, stesso discorso per la coalizione delle lista civiche solo che in quel caso il problema di credibilità, come ho già spiegato, è il loro.
Avresti dunque visto altre figure come candidato a sindaco, magari stesso qualche “scontento” della coalizione oggi al potere?
Ma credo di no, si era parlato in passato della possibilità di vedere Massimo La Porta ma il tempo ha dimostrato quanto questa chance sia infondata. D’altronde quella di Alfieri è una squadra che vince e immaginiamo anche quanto sia difficile abbandonarla”. Il capitolo politica è chiuso per Pasquale Di Luccio: “No, sicuramente tornerò in politica ma solo se la mia persona sarà utile ad un progetto io mi metterò a disposizione. Lo farei anche con un movimento civico salvo però, come detto, avere alle spalle un progetto serio per il territorio fatto di persone per bene. Credo che un impegno politico deve avere un ideale nobile, non mi candiderei mai unicamente per sconfiggere chicchessia, non è sufficiente per amministrare un paese.
Ti riferisci sempre alla coalizione con a capo Abate?
Beh, una coalizione che parte a destra e finisce a sinistra non vedo quale progetto politico possa avere. Come si può amministrare un ente con ideologie così diverse.
L’unico programma politico quindi oltre a quello di Coppola è quello presentato dai 5 Stelle?
Si, è l’ho detto anche in altre occasioni. Purtroppo però scontano il fatto di candidarsi da soli e probabilmente senza nemmeno il simbolo del partito di Grillo.
Per chiudere mi sembra di capire che vivrai le prossime elezioni di Agropoli non solo con interesse ma persino divertendoti:
Non esageriamo, di certo sono molto curioso di vedere come andranno le cose. Come sono curioso di sentir dire all’Avv. Malandrino che l’Ing. Abate è il candidato a sindaco della sua coalizione. Lo so, la candidatura è ormai ufficiale ma di fatto ancora devo sentire un commento di Malandrino.