di Massimiliano De Paola
Oggi vi racconto una realtà che sul nostro territorio sta diventando sempre più importante. Voglio parlarvi della Fondazione MIdA, dalle Grotte di Pertosa-Auletta ai Musei MIdA, partendo dalla loro storia fino ad arrivare ai numeri di oggi. Sono convinto che per proiettarci verso il futuro sia sempre meglio conoscere bene il nostro passato!
Inizio col darvi alcuni dati sulla Fondazione MIdA. La Fondazione MIdA nasce con Atto Costitutivo in data 26 gennaio 2004. Nel corso dell’anno 2005, precisamente in data 28 luglio, ad essa viene riconosciuta la personalità giuridica. Soci fondatori sono la Regione Campania, la Provincia di Salerno ed i Comuni di Auletta e Pertosa. La Fondazione è iscritta nell’Albo degli Istituti di Alta Cultura, ai sensi dell’art. 7 della L.R. 7/2003. Il museo MIdA è riconosciuto d’interesse regionale con delibera n° 34/2010 della Giunta Regionale.
La Fondazione MIdA punta sui seguenti assetts:
- Grotte di Pertosa-Auletta: sito ambientale turistico in gestione trentennale;
- MIdA 01: in gestione trentennale, con allestimento speleo-archeologico e l’Auditorium;
- MIdA 02: in diritto di uso, con il Museo del Suolo;
- Jesus: in diritto di uso, destinato a sede operativa e location per eventi.
Delle Grotte non c’è mai stata una vera e propria scoperta, perché il maestoso ingresso le ha rese visibili e frequentate da sempre, tant’è che già Plinio il Vecchio sembrerebbe accennarvi allorché, descrivendo il corso del Fiume Tanagro, asserisce un suo probabile percorso sotterraneo. Tra le citazioni, la più antica e circostanziata menzione delle grotte risale al Cinquecento nell’opera di Leandro Alberti “Descrittione di tutta Italia”. Le Grotte le troviamo citate anche da Claude-Louis Chatelet nel Settecento e da Karl Wilhelm Schnars nell’Ottocento. I primi scavi archeologici, realizzati da Giovanni Patroni e Paolo Carucci, risalgono al 1898 e riguardano i primi 100 metri dell’ante-grotta. Per risalire alle prime esplorazioni, fatte dalla Commissione Grotte della Società Alpina delle Giulie di Trieste, su invito del Touring Club Italiano interessato all’apertura turistica delle grotte, dobbiamo tornare indietro fino al 1926. Su un numero speciale del giornale napoletano “La Stefanina”, titolato “L’autoraduno delle tre regioni”, datato 19 novembre 1933, troviamo la prima testimonianza di turisticizzazione delle Grotte. Per quanto riguarda i flussi turistici dell’ultimo decennio, il calo di presenze registrato nella metà dei primi anni 2000 (da 70.000 a 45.000) è dovuto alla riqualificazione dell’offerta, anche in termini di aumento dei biglietti, attestando una diminuzione del turismo di massa ed un aumento dei turisti che scelgono le grotte con consapevolezza e rispetto. La qualità dell’offerta, anche in termini di eventi e promozioni tendenti alla destagionalizzazione, ha ripagato nell’ultimo triennio con un aumento medio di presenze alle grotte di circa il 5% annuo, così come è aumentato il numero di visitatori stranieri (tedeschi, inglesi, israeliani, scandinavi, russi, etc.) di circa il 10% sempre nell’ultimo triennio.
Parliamo ora dei Musei MIdA. Il MIdA 02 è stato ampliato nell’allestimento, unico in Italia, del Museo del Suolo, inaugurato il 22 aprile 2016, mentre il MIdA 01 ha visto riqualificato e specializzato l’allestimento sul giacimento archeologico delle grotte che rappresenta un unicum in Europa, con la presenza di resti di palafitte in altura e in grotta, potendo esporre alcuni reperti delle esplorazioni ottocentesche effettuate da Paolo Carucci e custoditi presso il Museo Archeologico Provinciale di Salerno. Con tale riallestimento e con l’ampliamento dell’offerta didattica, è aumentato soprattutto il numero di gruppi scolastici che permangono sul territorio l’intera giornata e non solo il tempo della visita in grotta: nell’ultimo triennio sono aumentate le visite al museo e le attività laboratoriali rispettivamente del 35% e del 25% circa.
Anche i visitatori singoli scelgono spesso di pernottare e abbinare altre visite a quella delle grotte. Ciò ha comportato un aumento delle presenze nei punti ristoro e nei ristoranti, nonché un aumento delle vendite di gadgets. Con la riqualificazione dell’offerta e l’ampliamento dei servizi (punto ristoro MIdA e MIdA Store), gli incassi sono aumentati di circa il 5% all’anno. I vantaggi si sono visti sull’intero territorio. Da 0 B&B ne sono sorti 4 nei territori di Auletta e Pertosa. Inoltre ciò ha dato slancio a gruppi di giovani che hanno preso in gestione aree comunali per servizi ai camper. Da 3 strutture ricettive ne sono sorte altre 2, grazie anche ad imprenditorialità giovanile.
Notevole è stato anche l’impegno nella costruzione di reti. Partendo dai Comuni di Auletta e Pertosa, la Fondazione ha avviato e sta per avviare collaborazioni con associazioni del territorio che si occupano di turismo sportivo (rafting, trekking, equiturismo) e con gli altri, piccoli e grandi attrattori (Antica Volcei, Santuario di Sant’Antonio a Polla, Castello Macchiaroli di Teggiano, Certosa di San Lorenzo di Padula, etc.), ma anche con eventi e manifestazioni (Grotta, Briganti e Cacio, A tavola con la principessa Costanza, etc.).
L’anno è appena iniziato e si spera che possa portare tanta fortuna e soprattutto tanti turisti sull’intero comprensorio. Il turismo in questo territorio deve diventare la leva che muove lo sviluppo locale.