di Gina Chiacchiaro
Tutti pronti per questa gita con destinazione “I Dodici Apostoli” che non riusciremo a vedere. Sveglia all’alba, colazione veloce e via con la macchina con zio Filippo, zia Maria e Loretta, un’amica di origini venete, al punto di incontro per la partenza in pullman, dove sono in attesa altre persone.
Incontriamo tanti conterranei e dopo presentazioni, saluti, abbracci e strette di mano, saliamo sul pullman e via.
I partecipanti sono tutti italiani e meridionali, un po’ parenti, è un po’ amici, pensionati che, come spesso fanno, si ritrovano per trascorrere insieme momenti di spensieratezza. Si tratta di un’integrazione fatta di matrimoni misti attuata lontano da un’Italia che ancora oggi fa fatica a riconoscersi unitaria.
L’animatore, che è anche il conducente del pullman ci dà il benvenuto e poi chiede a tutti di raccogliersi in preghiera, illustra il programma della giornata. Le comunicazioni sono tutte in lingua italiana, e spesso in dialetto calabrese e siciliano. Hanno creato un microcosmo ove culture e storie si sono intrecciate ed hanno generato una nuova comunità in terra straniera.
Durante i loro frequenti incontri si raccontano esperienze e fatti, si scambiano consigli e impressioni, si informano sulle novità del momento.
La giornata è splendida (finalmente) e il sole ci accompagnerà in questa avventura.
Prima sosta per la colazione in un deposito pullman a causa di un piccolo inconveniente: l’autista del pullman che è anche organizzatore della gita aveva dimenticato di caricare la carne per il barbecue. Comunque tutto bene e…si riparte!
Che bello ascoltare vecchie canzoni italiane mentre si consumano km. Mi sembra di tornare al passato e risento papà canticchiare canzoni napoletane…mi rivedo bambina che lo accompagna. Non c’é tristezza ma un dolce ritorno ad un tempo impastato d’amore.
Prima tappa del tour: una farm dove si coltivano mirtilli.
Scesi dal pullman ci ritroviamo tra questi filari di mirtilli a raccogliere i frutti. Alla fine verranno pesati e pagati, quelli che si mangiano sono gratis. Nella pharm ci lavorano ragazzi giovani che provengono da varie parti del mondo. Lo fanno per poter fare esperienza, conoscere il mondo, guadagnare qualcosa. È senz’altro un’esperienza che fa crescere. Dopo la raccolta, il peso e la paga ci aspetta un ricco barbecue, peccato che a rovinare un poco il piacere ci sono le mosche… Sono uno sciame continuo che ti assale, ti sono addosso e ti disturbano togliendosi il piacere di gustare la carne…
Il rapporto con il gruppo si fa sempre più familiare e si aprono al confronto, si raccontano e non nascondono l’ interesse per noi che siamo l’informazione, la comunicazione con l’Italia. Hanno tutti una certa età e ricordano dei sacrifici fatti e degli anni passati in Italia da dove sono partiti perché non c’era futuro…
Seconda tappa del tour è Lorne, suggestiva cittadina di mare.
Il viaggio ormai volge al termine, siamo di nuovo sul pullman e tra un riposino e lo scorrere del paesaggio ascoltando ancora musica italiana anni ’60 si ritorna a Melborne con la sua City cuore pulsante di un progetto di vita che sa coordinare esigenze di unità e i bisogni di identità di mondi provenienti da culture impossibili da domare in un’unica storia …