di Oreste Mottola Il “Sentiamoci dopo Natale” dalle nostre parti spesso non è ultimativo ma rimanda almeno agli inizi del mese di febbraio dell’anno successivo. È così nella guerra guerreggiata intrapresa per il mantenimento o lo smantellamento dei livelli di assistenza sanitaria pubblica nella Valle del Calore. L’ultimo mio report sull’argomento, benignamente pubblicato da questo giornale, aveva “fotografato” l’esistenza di questo rinvio “breve” ma con l’appuntamento importante del 25 gennaio 2017 per un pronunciamento presso il Tar. In mezzo c’era il referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 e la richiesta ufficiosa del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, di poter ottenere in regalo le “teste di sedano” (la definizione è sua) dei commissari governativi alla sanità regionale. In soldoni, è la possibilità di poter parare qualsiasi provvedimento dei magistrati amministrativi, con un bis mirato a restaurare o a demolire a propria volontà. De Luca diventava così arbitro unico dei nostri destini sanitari. RENZI E DE LUCA TOPPANO CON IL REFERENDUM Il referendum è andato come è noto, e ne parliamo in altra parte del giornale, Renzi ha altri cavoli per la testa e i conti vanno fatti ancora con Polimeni e la Lorenzin, se quest’ultima sarà ancora ministra della sanità. Il primo dicembre c’è stato un altro summit con gli amministratori locali, questa volta sull’altro punto dolente, che è la viabilità. Anche quest’altro pannicello caldo di un presidente Canfora in drammatica bolletta (risultato finale: un comunicato stampa tanto per dire noi di voi ci ricordiamo che esistete e ringraziateci solo per questo) ha finito per indispettire gli elettori che, autonomamente, si sono fatti l’idea che alle urna dovevano andarci e barrare il NO per ricordare chi di dovere degli impegni presi. Più pragmatici Giusy Sabatella e Giovanni Francione, esponenti del Comitato, che sono stati dai vertici dell’Asl a cominciare a delineare un futuro ospedale che si incentri sul potenziamento delle attività di riabilitazione pubblica. Parole? Intanto si fa sul serio. E’ del primo dicembre la notizia che ll Direttore generale dell’ ASL di Salerno , Dott. Giordano ,avvierà a giorni rete IMA con la dotazione dell’ Ospedale di Roccadaspide d’intesa con l’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno , di una postazione fissa per il 118 e di una ambulanza dell’ospedale per trasferimenti urgenti e protetti. All’interno dell’Ospedale di Roccadaspidie i cardiologi continueranno a svolgere le funzioni attualmente in essere. Prevista per metà dicembre una visita dello staff dirigenziale dell’Asl di Salerno al fine di mettere in essere una migliore riorganizzazione ospedaliera e valutare le condizioni di istituzione di un polo multi funzionale specializzato in ambito della lungo degenza e della riabilitazione. Visti i chiari di luna si potrebbe parlare di piccolo successo. STRADE, VERTICE CON CANFORA CHE NIENTE PUO’ FARE Da qui parte la piccola operazione di disinformatia” che era la tecnica usata, ed abusata, ai tempi, dal regime sovietico per alterare la realtà. Riprendiamo quasi integralmente: “Le problematiche della viabilità e dei trasporti nella Valle del Calore, nella zona dell’Alento e negli Alburni sono state al centro di un incontro convocato dal Presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, richiesto qualche mese fa dal sindaco di Roccadaspide, Gabriele Iuliano. […] La discussione ha coinvolto numerosi sindaci dell’area interessata, letteralmente afflitta non solo da una viabilità che definire scadente è un eufemismo, ma anche da collegamenti sporadici, legati proprio ad una serie di situazioni incresciose, tra strade chiuse e frane. Erano presenti, tra gli altri, oltre al vicepresidente della Provincia, ai Tecnici e ai Dirigenti dell’ente, anche numerosi amministratori della zona, tra cui i primi cittadini dei comuni di Castel San Lorenzo, Sacco, Piaggine, Castelcivita, Corleto Monforte, Sant’Angelo a Fasanella. Al termine della riunione, è stato stabilito di attivare un tavolo tecnico e politico che coinvolga la Provincia di Salerno ma anche la Regione Campania, gli enti locali e le aziende di trasporto che operano sul territorio per individuare soluzioni condivise alle attuali problematiche di mobilità; si dovrà anche ridisegnare una nuova mappa dei trasporti che favorisca il collegamento tra i comuni interni. “Un incontro proficuo – secondo il sindaco di Roccadaspide, Gabriele Iuliano – che consentirà di dare massima attenzione alle due problematiche, compresa la Fondovalle Calore ferma da tempo immemore, grazie ad una sinergia tra tutti i soggetti coinvolti, quindi Provincia, Regione, comuni e aziende di trasporto locali”. LE SOLITE GUERRICCIOLE SENZA BENE PER NESSUNO Spiragli, interessamento, non vi abbiamo dimenticato. Copione solito. Intanto un’altra volta l’attivismo del Comitato è stato oscurato e siti, giornali, radio e tv, devono o dare entrambe le notizie o, come appare più frequentemente, registrare “l’attivismo istituzionale” . Intanto la realtà ci consegna il solito desolante panorama delle nostre strade e l’inizio di una trattativa per il ridisegno del nuovo assetto dell’ospedale. Al ribasso o al rialzo dipenderà da tante cose.
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