di Ilaria Longo A novembre 2014 a Cardile è stato inaugurato un originale presepe in cui la Natività è incorniciata all’interno del borgo cilentano. Infatti, in questo lavoro totalmente artigianale realizzato dall’artista vietrese Vincenzo Sessa, è riproposto in miniatura Cardile con tutti i suoi luoghi più caratteristici: il ponte medievale (installato in occasione dello scorso Natale), il rudere di San Salvatore con la Natività, l’antica fontana e l’antica scuola del paese, l’aia per la battitura del grano, l’antico mulino, il palazzo baronale, la Chiesa di San Giovanni Battista… La maggior parte dei personaggi che popolano il presepe sono in movimento e ripropongono gli antichi mestieri. Il cielo a fibre ottiche presenta i colori che lo caratterizzano nelle diverse ore della giornata e i suoni ripropongono il canto del gallo all’alba, i fulmini che preannunciano la tempesta in arrivo, poi lo scroscio dell’acqua, le pecorelle che belano, le campane che suonano e poi il vagito di un bambino che è il Cristo che nasce. Da quest’anno è possibile ammirare anche i comignoli delle case che fumano e la neve, elemento che inevitabilmente richiama il Natale, che cade sui tetti del paese. Questa autentica opera d’arte è stata pensata, fin dal principio, non solo per dare centralità alla nascita di Gesù, ma anche per promuovere Cardile dal punto di vista turistico. Sin da quando è stato inaugurato, infatti, il presepe ha incuriosito turisti e scolaresche che hanno ammirato questo piccolo gioiello, ma anche il borgo e le sue numerose bellezze paesaggistiche e non. Quest’anno le scolaresche, le associazioni, i gruppi e tutti coloro che sono interessati a visitare il presepe potranno arricchirsi grazie a percorsi appositamente pensati per vedere il presepe in miniatura contestualizzandolo all’interno di Cardile stesso. Sarà possibile vedere il murales – realizzato quest’estate dall’artista Antonio Suriano e situato all’inizio di Cardile – che ripropone le fasi della lavorazione del lino. L’etimologia del nome Cardile, infatti, deriva probabilmente da “cardo”, uno strumento utilizzato nella manifattura lino. Poi, nella Sala dove è allestito il presepe, sarà possibile vedere come si tesse il lino sul telaio. Ai visitatori è data anche l’opportunità, nella stessa sala, di sentire e vedere attraverso dei video le api e il loro mondo che ci permette di gustare il miele, un prodotto del nostro territorio. Dopo aver visitato il presepe, grazie al supporto di una guida che spiegherà tutte le particolarità artistiche inserite, sarà possibile svolgere una visita guidata nel paese per osservare e scoprire dal vivo tutte le bellezze paesaggistiche e architettoniche riprodotte nel presepe e, quindi, la Chiesa di San Giovanni Battista che colpisce soprattutto per la stupenda statua lignea del Protettore, il centro storico, la “via vascio” e il ponte medioevale e, infine, il Piccolo Carmelo di Cardile da cui è possibile ammirare uno spettacolare paesaggio e la Cappella della Madonna del Carmine, una delle “Sette Chiesa Sorelle” del Cilento. È giusto, in questo particolare periodo dell’anno, che i cilentani (e non solo) allarghino i propri orizzonti visitando i presepi di San Gregorio Armeno o di altre località legate a questo simbolo del Natale, ma sarebbe ingiusto passare dinanzi alla bellezza del presepe di Cardile senza fermarsi, osservare e lasciarsi conquistare dal fascino e dalla meraviglia emanate da quest’opera d’arte in miniatura. Perché in questo mondo sempre più spesso sporcato dall’odio, dalla paura e dalla cattiveria bisognerebbe allenare i nostri occhi a vedere la bellezza iniziando dal “Borgo di Cadile nel presepe del mondo”. Per ulteriori informazioni sulle visite al presepe: www.cardile.org/ 3493223893
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