di Chiara Sabia Domenica 27 Novembre si è tenuta l’ XI edizione del Premio Nazionale Giornalismo e Multimedialità Cilento, Vallo di Diano e Alburni, consegnato al Mons. Angelo Spinillo, Vescovo della Diocesi di Aversa, organizzato dal Centro Studi Tegea che è giunto al ventesimo anno di attività di tutela ambientale, storica, urbanistica e socio-culturale. Nella serata è stato dato un riconoscimento a Vito Capaccio che col suo racconto ‘’ Guerra e Amore” ripropone i valori della tradizione e della cultura. Vito, vive a Sant’Arsenio, ha 34 anni e si è diplomato all’Istituto Tecnico Commerciale con indirizzo Turistico, al momento è disoccupato e le sue due grandi passioni sono la scrittura e le tradizioni del suo paese. Il suo “Guerra e Amore” è un racconto che parla di Arsenio, ragazzo semplice e un po’ burbero che trova nell’amore un’interminabile guerra, e del paese di Sant’Arsenio, cornice costante di tutti i suoi ricordi, sempre visibile tra le righe tanto da essere protagonista secondario di questa storia. Nelle prime pagine s’intendono subito i disagi del protagonista, socio-culturali ma soprattutto emotivi … Si, Arsenio, è un ragazzo umile, un po’ rustico ma comunque molto sensibile, tanto da cadere in depressione e tentare il suicidio per una delusione d’amore. Dopo essersi curato però, dà una seconda possibilità alla sua vita, godendo della bellezza del suo paese natale e riuscendo ad innamorarsi di una nuova ragazza. A dimostrazione del fatto che la territorialità è molto importante per te, hai adottato un registro vernacolare. Qual è la funzione testuale del dialetto? Quando Arsenio comunica in italiano è insicuro e impacciato, parlando in dialetto, acquista una grande sicurezza, lo usa come uno scudo nei confronti di chi lo ostacola e di chi deride la sua condizione di ragazzo semplice. È evidente che i temi del tuo racconto sono stati considerati affini agli scopi e ai principi più importanti del Centro Studi Tegea, ovvero la tutela e la valorizzazione dei nostri territori, infatti durante la celebrazione dei vent’anni di attività, hai avuto un riconoscimento proprio grazie a “Guerra e Amore”… Sì, è stata una grande e inaspettata emozione, non credevo che questo semplice racconto suscitasse tanto interesse. Sono contento perché è stato apprezzato l’ amore per le tradizioni del mio paese e spero che fra i miei lettori possano esserci soprattutto giovani, è fondamentale che loro apprezzino il messaggio che ho voluto dare con questo mio libricino. Da quanto tempo ti dedichi alla scrittura? Da sempre, tuttavia solo di recente sto prendendo sul serio questa mia grande passione. Quali sono i generi letterari che più ti piace leggere? Adoro leggere le biografie dei grandi della nostra storia: Garibaldi, Petrini, i Pontefici. Tra le mie letture preferite poi c’è “Storie di vagabondaggio” di Hermann Hesse. Sei già alle prese con un nuovo progetto letterario? Sì, un’idea c’è. Mi piacerebbe scrivere sulle abitudini e i modi di fare dei cittadini di Sant’Arsenio, ma non c’è ancora nulla di concreto. Quanto c’è di Vito in Arsenio? Mi sono divertito ad usare la fantasia ma nel protagonista di “Guerra e Amore” c’è tanto di me. Il libro “Guerra e Amore” può essere acquistato presso le librerie di Sant’Arsenio e sui portali di librerie on-line con codice ibs.
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