di Bartolo Scandizzo “Per la verità – afferma Franco Sica – è stato Italo Voza a decidere di scaricarmi e a revocarmi la nomina di assessore. Lo stesso vale per Crescenzio Franco!” In fondo, si tratta di un riassestamento all’interno della maggioranza che ancor sostiene il sindaco che vuole arrivare alla scadenza già con una squadra compatta e pronta all’“uso” in vista delle elezioni della prossima primavera. In questa logica si inserisce la nomina di Pasquale Mazza ad assessore con le deleghe all’ecologia, depuratore ed altro ancora. Mazza ha dovuto dimettersi da consigliere e al suo posto è andato a sedersi tra i banchi del consiglio Lucio Conforti, targato PD e vicino a Franco Alfieri sindaco uscente di Agropoli. Ed è proprio la decisione di Voza di puntare ad un accordo a largo raggio con il PD capaccese che produrrà ancora scossoni all’interno della maggioranza ed anche al quadro politico locale. Infatti, Emanuele Sica, già candidato a sindaco in quanto segretario del PD della sezione di Capaccio Paestum, sta trattando proprio con il sindaco un eventuale suo ingresso in giunta che andrebbe a suggellare la decisione di Voza di presentarsi alle prossime elezioni con un profilo politico ben definito. Dopotutto, lo stesso Voza è presente nell’assemblea regionale del Partito Democratico per chiamata diretta anche se non è iscritto alla locale sezione che lo finora avversato. Per cui, fino alla settimana prossima, non si procederà alla nomina dell’altro assessore e, come sostiene qualcuno, potrebbe anche ritirare la delega a qualcun altro/a per far posto ad altri soggetti potenzialmente più funzionali al suo schema di gioco. Voza, però, se pur deciso a costruire un’alleanza con ben definiti connotati politici, deve guardarsi da chi, come Roberto Voza, che gli è stato lealmente fedele fino a questo punto, non ha intenzione di farsi ingabbiare in una compagine lontana del suo vissuto politico … Intanto, Nicola Ragni ha fatto uscire il suo manifesto con il quale conferma la candidatura e lancia la sfida proprio a Voza con cui ha fatto un pezzo di cammino insieme. Anche Mimmo Nese sta sondando gli amici del suo bacino elettorale per capire se ci sono margini per una candidatura autonoma o, come già accaduto la volta scorsa, costruire un “pacchetto di mischia” utili ad intavolare trattative all’ultimo minuto per trovare posto con un sua lista e farsi eleggere in consiglio. Nonostante i dubbi di molti “esperti”, appare evidente che la scelta dei “fratelli Sica” di puntare su Franco. È lo stesso Franco che conferma il fatto di aver deciso la discesa in campo dopo essersi consultato con Enzo e Gerardo Sica. Ma aggiunge anche che ha avuto positivi riscontri anche dal “cerchio” ristretto degli amici di Enzo. Per cui, la prima e più significativa semplificazione, salvo imprevedibili sviluppi, la possiamo dare per acquisita. Appare anche forte la volontà di Gennaro De Caro di proseguire il suo percorso iniziato con la candidatura di 5 anni fa. Dopotutto, è l’unico ad avere le carte in regola sotto l’aspetto della coerenza avendo fatto opposizione per l’intera consigliatura con una determinazione tenendo fede al mandato elettorale. Cosa che non si è potuta trovare nei fuoriusciti, evidentemente! Rimane, allo stato, anche la volontà degli altri candidati che hanno già esposto manifesti ed intervenuti nel pubblico dibattito con dichiarazioni e commenti. Si tratta di Tonino De Rosa, Giuseppe Casella e Angelo Quaglia ed Ernesto Franco. Dando per scontato che è sarebbe insostenibile, anche solo in termini numerici, un’elezione con nove candidati a sindaco, sarà inevitabile una semplificazione dei competitori ai nastri di partenza. L’approccio più realistico è quello già visto in altre occasioni proprio a Capaccio Paestum: ognuno naviga nelle “acque libere” delle auto candidature, ci si scontra con la realtà numerica, ci si guarda intorno per capire se si ha forza di attrazione sufficiente per attirare nella propria orbita altri soggetti nelle stesse condizioni o, viceversa, trovare utile fare alleanze con altri, si decide di desistere del tutto perché non si vuole essere contaminati …
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