di Gina Chiacchiaro Da pochi mesi, Piaggine ha aperto all’accoglienza dei migranti andando incontro alle richieste della prefettura, rispondendo positivamente agli appelli accorati di Papa Francesco e dimostrando umanità nei confronti di chi fugge dalla guerra e dalla fame. Il Consorzio “La Rada” che ha preso in affitto il residence “Sentieri nella Roccia”, riadattato per assicurare una sistemazione a grandi e piccini in cerca di asilo, dopo una prima fase di adattamento, ha provveduto ad iscrivere i più piccoli, in età scolare, alla locale scuola. Dal centro di prima accoglienza “Sentieri nella Roccia” di Piaggine, sei piccoli nuovi alunni sono ora tra banchi di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado dell’Istituto Omnicomprensivo di Piaggine. Sono arrivati in questo piccolo paese della Valle del Calore con i loro genitori, che hanno richiesto asilo politico ed ora si accingono a frequentare la scuola come tutti i bambini di questo mondo. L’accoglienza dei profughi è stata ampiamente spiegata dal sindaco Guglielmo Vairo alla popolazione. La disponibilità della dirigenza scolastica e del corpo docente è in questo momento fondamentale, per assicurare ai giovani studenti una integrazione ottimale. Il resto verrà da sé perché anche gli alunni di Piaggine saranno pronti a dare una mano a chi è stato, fino a questo momento, meno fortunato di loro e chissà che il loro futuro non resti tra queste splendide montagne! È facile immaginare che l’accoglienza, insieme alla difficoltà dovute all’inserimento, porta anche dei benefici alla comunità piagginese: posti di lavori per giovani che così possono spendere in loco le loro capacità professionali, acquisti di derrate alimentari per alimentare gli ospiti, risorse umane che, una volte formate, potrebbero essere impiegate in lavori che nessuno vuole più fare, una scuola che si ripopola ed evita la desertificazione culturale con la sua chiusura per un numero limitato di alunni. In fondo si tratta di risorse importanti (circa € 500.000 a pieno regime) che si riverseranno in una piccola comunità. Per il vice preside, Giuseppe Troncone, è necessaria una buona disponibilità da parte di tutti e soprattutto dei genitori che di fronte ad eventuali incomprensioni devono dare massima disponibilità. Per il sindaco, Guglielmo Vairo, è importante raggiungere l’obiettivo dell’inclusione e dell’integrazione sociale di tutti gli ospiti ed auspica che il comune di Piaggine diventi l’esempio da seguire per l’accoglienza dei profughi e per la loro sistemazione. Per noi tutti l’augurio che i nostri piccoli paesi possano tornare a crescere e a vivere accompagnando la “trasformazione” i profughi in uomini, donne e bambini con diritto di cittadinanza!
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