di Veronica Gatta
Quello dei rifiuti è, senza ombra di dubbio, un argomento scottante.
Ben 49 comuni del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, si affidano alla Yele SpA per lo smaltimento dei propri rifiuti.
La Yele SpA è stata costituita nel novembre del 1998 ed ha iniziato le sue attività nel maggio del 1999. Si trattava di una società mista (pubblico-privata) del CoRiSa 4 (per il 65%) e della HERA SpA (per il 35%), una holding bolognese, tra le più importanti nella gestione dei rifiuti.
Nel 2001 la Yele era l’unica società campana certificata che riusciva a capitalizzare utili. Da statuto, ha per oggetto le seguenti attività:
“a) la gestione degli impianti per il trattamento e la collocazione temporanea e definitiva dei rifiuti e degli inerti; b) l’esercizio dei servizi di raccolta, trasporto, recupero, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti solidi urbani pericolosi e non pericolosi, di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, lo spazzamento delle vie e delle aree, la pulizia delle caditoie stradali, la pulizia delle spiagge e del mare nelle are di competenza, la raccolta differenziata, imballaggi secondari e terziari, isole ecologiche; c) la gestione di rifiuti pericolosi e fanghi; d) il trasporto conto terzi intendendosi per terzi sia il Consorzio Smaltimento Rifiuti Salerno 4 sia altri soggetti pubblici o privati la cui sede è sita nell’ambito territoriale del Consorzio medesimo; e) l’attività di impresa di pulizia industriale, disinfestazione, derattizzazione e sanificazione; f) la manutenzione e gestione del verde pubblico; g) gli espurghi civili e industriali; h) la bonifica di siti contaminati da attività di smaltimento dei rifiuti; i) l’accertamento e la riscossione della tariffa di smaltimento rifiuti; l) la gestione interna di un’officina meccanica, di un impianto di distribuzione di prodotti petroliferi e di un impianto per il lavaggio degli autoveicoli di proprietà della Yele SpA”, con un capitale sociale di € 103.400,00 suddiviso in ventimila azioni del valore di €5,17 ciascuna.
Per farla breve, la Yele SpA deve svolgere i compiti nel territorio dei quarantanove comuni del Consorzio di Smaltimento dei Rifiuti Salerno 4.
Nel 2007 il CoRiSa 4, esercitando la prelazione, acquisisce l’intero capitale azionario del 35% di HERA e cede parte delle quote (15,87%) a quattordici comuni dell’ambito consortile (ovvero: Centola, Felitto, Futani, Laurito, Montano Antilia, Montecorice, Piaggine, Pisciotta, Pollica, Prignano, Rofrano, San Mauro Cilento, San Mauro La Bruca, Vallo della Lucania). Da società mista pubblico-privata, dunque, passa a società esclusivamente pubblica.
In seguito alla crisi dei rifiuti in Campania, nel 2008 una nuova normativa prevedeva lo scioglimento dei consorzi come il CoRiSa 4. Questo ha comportato che il Consorzio Smaltimento Rifiuti Salerno 4 è stato commissariato e sottoposto a liquidazione nel 2010 – (quest’ultima è tutt’ora affidata al commissario liquidatore e avvocato Giuseppe Vitale).
Ma c’è ancora un dato da sottolineare: al momento del commissariamento del CoRiSa 4 il personale, come concordato, è stato “trasferito” alla Yele SpA. Si tratta di dipendenti addetti al servizio nei singoli comuni. Ovviamente anche la nuova (anzi vecchia) Yele ha provveduto a rinforzare l’organico …
Ad oggi non siamo in grado di capire come vanno le cose in termini di bilancio in quanto non vi è traccia sul sito della società e anche perché quelli del 2014 e 2015 sono ancora da approvare.
Vale la pena ricordare che alcuni comuni, nel sottoscrivere il contratto con la Yele, hanno accettato condizioni che prevedono costi del servizio diversificato in base al numero degli addetti che la società impiega nello stesso comune. Per cui, se un comune ha, per esempio, 5 addetti trasferiti alla società incaricata del servizio, i costi della raccolta sono proporzionati a tali dipendenti. Siccome, però, per legge la spesa del servizio deve essere interamente coperta dalla TARI, si verifica che gli importi delle cartelle di riscossione possono essere più o meno alti in base alla fattura che la Yele recapita ogni anno all’amministrazione. In sostanza, potrebbe verificarsi che due comuni di 1000 abitanti con caratteristiche urbanistiche simili abbiamo una spesa diversa da suddividere procapite.
Inoltre, l’intreccio societario sta creando un corto circuito a causa dei veti incrociati in quanto i creditori del CoRiSa 4 hanno ottenuto il pignoramento delle quote che detiene della Yele SpA (84,13% con Giampiero Vecchio custode giudiziario nominato dal tribunale) per cui diventa complicato per gli amministratori della Yele Spa assicurare una gestione ordinata della società.
Il 23 novembre prossimo, si terrà l’assemblea dei soci della Yele. Ad essa parteciperanno, ovviamente, i quattordici comuni che detengono il 15,87% delle quote, il commissario del CoRiSa 4 con Giuseppe Vitale (commissario liquidatore) e Giampiero Vecchio (custode giudiziario della Yele). Oggetto dell’assemblea sarà l’esame del bilancio del 2014 e l’esame d’approvazione del bilancio del 2015.
Quello che succederà dipenderà anche da ciò che il giudice raccomanderà all’avv. Vecchio. Una cosa è certa! Marcello Ametrano che da tempo gestisce da presidente la Yele Spa, nonostante le recenti controversie sui problemi di incompatibilità sollevati da più parti anche durante la recente campagna elettorale, avrà l’onere di garantire la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti di 49 comuni tutti situati nell’area Parco del Cilento, Diano e Alburni. Forse se si facesse chiarezza a livello societario, anche il suo lavoro potrebbe essere agevolato.