Di Alessandro Pecoraro Entro l’11 Dicembre Paestum diventerà fermata per i treni a lunga percorrenza tra Roma e la Calabria con due collegamenti giornalieri, la sera e la mattina. È ciò che ha promesso Gianfranco Battisti, direttore dell’Alta Velocità di Trenitalia il 28 Ottobre nel corso della XIX Borsa del Turismo Archeologico di Paestum tenutasi all’ombra dei Templi tra il 27 e il 30 Ottobre. Fino ad ora infatti i treni a lunga percorrenza (tipologia Intercity) hanno avuto come fermate solo le stazioni più grandi Salerno, Battipaglia e Agropoli. Un grande sforzo da parte di Trenitalia per collegare la città dei Templi e il Cilento. Già quest’estate il Cilento e il Vallo di Diano sono stati collegati all’Alta Velocità di Italo. La società NTV (Italo) infatti grazie al progetto Cilento Blu cofinanziato da Regione Campania e MiBACT dal 18 giugno al 12 Settembre ha collegato i treni ad Alta Velocità con il Cilento. Sono state attivate per i tre mesi estivi tre linee da/per Torino, Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli. Con un solo biglietto infatti è stato possibile arrivare alla stazione di Salerno e prendere un bus (Italobus Gran turismo da 52 posti) che ha portato i vacanzieri in tutto il Cilento e il Vallo di Diano con tre linee: Paestum-Agropoli-Castellabate-Acciaroli; Vallo-Palinuro-Marina di Camerota; e Polla-Padula-Policastro-Vibonati-Sapri. Ma l’iniziativa Cilento Blu non si è fermata a questo. Infatti è stato riattivato il servizio Metrò del Mare con 3 linee e con il progetto Cilento Blu Express sono stati collegati i treni ad alta velocità con la tratta Salerno-Sapri grazie ad un treno dedicato con caratteristiche simili al Frecciarossa (Minuetto Elettrico). Alla fine dei tre mesi il progetto ha dato i suoi frutti: 52mila passeggeri via mare, 4mila viaggiatori su treni Italo e circa 3mila e 700 utenti Trenitalia hanno usufruito del servizio. Questi dati confermano quanto il turismo sia legato a viabilità e accessibilità al nostro territorio, troppo spesso dimenticato dalle istituzioni. Intanto si apre la possibilità dell’arrivo dell’Alta Velocità sulla tratta Salerno-Taranto con la probabile della riapertura della Sicignano-Lagonegro. Fanno sapere però dal Comitato cittadino per la riapertura della tratta che non possono essere utilizzati per queste fermate i treni Frecciarossa 1000, poiché non consentono salita e discesa dei passeggeri a Sicignano e a Taranto e dei disabili con sedia a rotelle. Perciò la soluzione, richiesta con una delibera della giunta comunale di Sicignano, sarebbe attivare l’Alta Velocità con Frecciargento ETR 600, più economici e consentirebbero la fermata nel Vallo di Diano. In alternativa si potrebbe consentire la riapertura del primo tratto Sicignano-Polla in coincidenza con treni regionali e ad alta velocità.
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