In relazione alle notizie di stampa di questi giorni che, in maniera generalizzata annunciano prelievi sui conti correnti per salvare le banche in crisi, comunichiamo che trattasi di una iniziativa presa da pochissime banche di cui – il più delle volte nei servizi giornalistici – non si dice nemmeno il nome mentre si preferisce “sparare nel mucchio” e parlare di prelievi da parte delle banche, facendo, in modo indecente, di tutte le erbe un fascio. Queste pratiche giornalistiche danneggiano ingiustamente la credibilità del mondo bancario in maniera indiscriminata e danneggiano indirettamente il sistema economico. A scanso di equivoci, benché non ce ne fosse bisogno, teniamo a comunicare che la BCC di Aquara NON applicherà aumenti di costi ai conti correnti per il salvataggio delle banche in crisi. La BCC di Aquara ha chiuso la semestrale 2016 con buoni risultati. Utile d’esercizio in linea con l’anno 2015, coperture del complesso dei crediti deteriorati in linea con i valori chiesti da Banca d’Italia, senza contare il valore della protezione delle garanzie ipotecarie, coefficiente patrimoniale Cet 1 (sinonimo di solidità patrimoniale) al 19% circa. Tutto ciò in un contesto in cui la nostra Banca non ha mia perso il contatto con il proprio territorio di riferimento, attuando un concreto sostegno all’economia delle piccole imprese e delle famiglie attraverso un incremento dei nuovi fidi deliberati. Al 30.09.16, infatti, i nuovi fidi deliberati dal CdA sono già pari al 96,40% dell’ammontare di quelli deliberati nell’anno 2015. A fine anno potremmo arrivare al 130%, cifra molto significativa della filosofia di intervento della nostra Banca. Da inizio anno, inoltre, abbiamo aperto ben 1567 nuovi conti correnti. Adesso il totale dei conti correnti aperti presso la nostra Banca è di 12.130 a testimonianza dell’appetibilità e della convenienza dei nostri prodotti. Tutte le banche, la nostra compresa, hanno contribuito al fondo di solidarietà delle banche in crisi. La contribuzione è stabilita per legge e tiene conto delle dimensioni di ciascuna banca, penalizzando certamente le banche virtuose come la nostra. La nostra BCC, infatti, ha versato una somma molto significativa nel corso del 2015 per il salvataggio delle quattro note banche (e non solo quelle). Probabilmente dovremo versare altri contributi nel 2016 ma di certo non intendiamo rivalerci sui nostri Soci e Clienti. Li verseremo sapendo che andremo a ridurre l’utile d’esercizio ma noi, a differenza di altre grosse banche, abbiamo sani principi e non riusciamo certamente a rinunciare alla logica della solidarietà per quella del profitto. Non a caso noi siamo una banca cooperativa mentre le banche (due o tre) che hanno scelto di rivalersi sui correntisti sono delle Società per Azioni . Peccato che l’andazzo oggi è quello di comprimere le cooperative a vantaggio delle SpA… comprimere le piccole a vantaggio delle grandi, salvo poi a scoprire che i guai maggiori vengono tutti da un perimetro esterno alle Banche di Credito Cooperativo!
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