Di Lucio Capo
25 milioni per le fogne e per il depuratore di Varolato.La domanda nasce spontanea… ma se servono tutti questi soldi per la depurazione, fino ad ora le acque luride e nere dove sono state nascoste?…Vuoi vedere che in modo subdolo e inconsapevole, per non dire insospettabile, le acque di fogna non depurate sono arrivate a bagnare le sacre sponde? Disinquinare, tenere pulito un territorio, bonificare le discariche che insozzano i luoghi, i rii e le calli, dovrebbe essere una priorità di tutte le amministrazioni. La realtà invece ci presenta uno scenario desolante, sporco e puzzolente.
30 milioni invaderanno l’Area Archeologica di Paestum. Quanti altri soldi serviranno per dare dignità alla Città più Bella della Magna Grecia? Soldi a morire, a secchiate, a carrettate…che non sono serviti all’esproprio delle terre private della Città Antica, che non sono stati utilizzati per comprare Villa Salati. Che vengono sprecati per opere inutili e impattanti… vedi i parcheggi della Cirio e della stazione di Paestum con le loro baracche fatiscenti e misere, esempio di spreco di danaro pubblico e di incapacità amministrativa e tecnica, superfetazioni che oramai “fetono”, ricettacolo di miserie umane e rifiuti organici, la plastica evidenza di una realtà escatologica all’ennesima potenza. Che non si sa se verranno utilizzati per recuperare la ex Cirio, per adesso si ha solo notizia di una prossima apertura per una mostra di artisti nostrani. Che non sono valsi a comprare il Tabacchificio del Cafasso , per farne il più grande Museo d’Arte Antica del Mediterraneo. Che non sono stati usati per bonificare la lottizzazione abusiva della Lupata, attraversata in pompa magna dal Sentiero degli Argonauti.
4 milioni di euro per un sottopasso mai nato. Un parto difficilissimo, che si è tramutato in aborto, con conseguenze tragiche per un’intera popolazione, costretta a fare il periplo della Piana per raggiungere qualsivoglia destinazione, che tanti dolori e lutti ha provocato e ne provocherà. Le ultime notizie che giungono da Palazzo di Città ci rendono edotti , oramai, sulla impossibilità di una sua realizzazione, vista l’esosa richiesta di 4 milioni di euro, che la Soprintendenza Archeologica ha chiesto al Comune di Capaccio-Paestum. Una barca di soldi, solo per fare i saggi di scavo archeologico nell’area di sedime dell’opera. Ma gli scienziati e i tecnici comunali hanno un piano di riserva, e, risolveranno l’annoso problema con l’acquisto o il noleggio di palloni aerostatici, mongolfiere, funivie, seggiovie e quant’altro serva a superare la barriera ferroviaria che isola Paestum dal resto della sua Chora. Mezzi alternativi e tecnologici che serviranno a trasferire da un capo all’altro della linea ferrata, uomini, mezzi ed animali. Se Venezia ha i canali e Napoli la metropolitana, Paestum si porrà all’avanguardia mondiale nel trasporto pubblico, con l’utilizzo di tecnologie aeree, per lo spostamento dei suoi abitanti e delle loro masserizie. Nel frattempo i cittadini restano in trepidante attesa della prossima campagna elettorale che vedrà candidati di ogni risma, promettere tunnel che attraverseranno il territorio da est ad ovest, da nord a sud, da nord-est a sud-ovest. Saranno messe in moto macchine perforatrici per scavare l’agognato tunnel sotto la ferrovia a Pestùm, che è diventato, a ragion veduta, più famoso di quello della Manica. Sarà tanto il casino che le talpe meccaniche faranno sottoterra, che ci impediranno di riposare per anni, fino a quanto gli stessi mostri scavatori si ribelleranno ai loro manovratori e si fermeranno per sempre. Giungeranno al fine gli archeologi del quinto millennio, che, dopo aver scavato in profondità si chiederanno…ma sotto Pestùm che ce stà?
1 milione di euro in “Palle Geodetiche” che sono state montate e rimontate, per non so quante volte, dentro e fuori l’Area Archeologica, oggi vagano per la Piana e non si hanno ancora notizie certe sulla loro prossima dimora, qualcuno ipotizza una collocazione permanente a Capaccio Squalo, altri propendono per la loro ultima istallazione a Pestùm, la diatriba crea malumori e indefessa rassegnazione…noi più modestamente siamo propensi al loro sgonfiaggio…meno palloni gonfiati ci sono, a Pestùm, e meglio è per tutti.