Si è svolto questa mattina, giovedì 29 settembre, presso Palazzo Mainenti a Vallo della Lucania, la conferenza stampa di insediamento del Consiglio Direttivo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e, a seguire, la riunione dell’organo consiliare presieduto dal Presidente Tommaso Pellegrino. Nominato Vicepresidente: Cono D’Elia. Nella Giunta: Emanuele Giancarlo Malatesta e Vincenzo Inverso. Rinviata entro 15 giorni l’individuazione della “terna” per la nomina del Direttore. Considerando che oggi scade la proroga per il Direttore e non avendo previsto un’ulteriore proroga, da domani Angelo De Vita sarà a disposizione dell’Università de L’Aquila. Fatto salvo che, fra 15 giorni, possa essere inserito nella terna ed essere, eventualmente, anche rinominato. La scelta di rinviare la votazione sulla “terna” da inviare al ministero per la scelta è stata ufficialmente comunicata dal Presidente. Il rinvio della nomina del Direttore rispecchia una mancata unanimità del Consiglio. Mentre per la nomina del Vicepresidente e della Giunta, è stata decisa nel pre-consiglio e votata all’unanimità. La votazione si è svolta per acclamazione su proposta del presidente Tommaso Pellegrino. A voler essere precisi, bisogna precisare che Natalino Barbato, appoggiato dall’unica donna presente in consiglio, , Maria Cristina Giovagnoli, ha chiesto di verbalizzare il fatto che il rinvio non abbia tempi lunghi e di darsi un una data limite che sia compresa nei prossimi 15 giorni perchè ” non è pensabile lasciare l’ente senza il direttore per troppo tempo”. E’ un “granellino” che Barbato ha gettato nell’ingranaggio messo in moto da Pellegrino che è riuscito a portare in porto il pacchetto delle nomine in seno al consiglio ma non è riuscito a procrastinare per troppo tempo la scelta del direttore come, forse, avrebbe desiderato. Infatti, è risaputo che intorno alla nomina del capo della struttura operativa ci sono molte aspettative e “vendette” da consumare dentro e fuori dell’ente. Pellegrino avrà usato la formula più classica, quella del non decidere, per evitare di rompere il clima di unanime assunzione di responsabilità che più volte ha richiamato. E’ probabile che, proprio per stemperare il clima, il presidente farà una forzatura nel rinviare ulteriormente la scelta incaricando un responsabile di dipartimento (che non ha il ruolo dirigenziale) di svolgere le funzioni del direttore. per farlo, però, non potrà accampare la motivazione che ha usato per il rinvio dell’ultimo punto all’O.d.G. della prima seduta: leggere bene e confrontare i titoli dei candidati. Per capire meglio le intenzioni, basterà leggere il verbale della seduta affidata alla Dott.ssa Elena Petrone relativo ai tempi del rinvio: sono indicati i “15 gg” chiesti da Barbato o è stato scritto in “tempi brevi” come dettato da Pellegrino? La votazione, in ogni caso, è stata unanime …
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